Trattativa bruscamente interrotta per il
"Il confronto si è interrotto a causa dell’annuncio dell’azienda di non voler incrementare i minimi salariali a 39 mesi dall’avvenuta scadenza del contratto di lavoro". Lo annunciano in una nota congiunta, le segreterie nazionali di Slc Cgil, Fistel Cisl, Uilcom Uil, Ugl Informazione, Snater e Libersind-ConfSal. "È inaccettabile che dopo mesi di confronto di merito, di elaborazione di testi sulla parte normativa, relazioni sindacali, mercato del lavoro e figure professionali, l’azienda ritenga di voler buttar un lavoro fondamentale per il futuro della Rai e della sua operatività e modernizzazione, perchè ritiene insostenibile il costo del rinnovo del contratto". "Il contratto dei dipendenti è scaduto da 39 mesi - sottolineano i sindacati di categoria - già oggi il costo del lavoro si è notevolmente abbassato percentualmente in azienda, soprattutto per l’impegno produttivo che si è assunto ogni lavoratore della Rai. Per il sindacato è impossibile parlare di modernizzazione della Rai, innovazione dei modelli produttivi, evoluzione delle figure professionali e dei processi produttivi, formazione, rinnovamento del servizio pubblico senza contestualizzare tali cambiamenti nell’ambito del rinnovo contrattuale".