Nuovo Pignone-Baker Hughes e sindacati raggiungono l’accordo per il rinnovo del contratto integrativo che interesserà 5.500 dipendenti in Italia (ma soprattutto in Toscana), suddivisi in cinque stabilimenti. L’azienda rappresenta il centro di eccellenza mondiale per le attività di ricerca, sviluppo e produzione di turbine a gas e compressori, pompe, valvole e servizi ad essi correlati.
L'ipotesi è stata sottoscritta dall'azienda insieme a Fiom, Fim e Uilm e nei prossimi giorni sarà presentata a tutti i lavoratori e le lavoratrici per essere sottoposta poi a referendum.
Le caratteristiche principali del rinnovo - spiegano i sindacati - prevedono 450 euro di superminimo collettivo non riassorbibile per tutti i lavoratori, suddiviso in tredici mensilità. Quindi un aumento medio di 35 euro al mese, con incidenza anche sul fondo di previdenza complementare.
Il nuovo accordo, inoltre, stabilisce un premio di risultato che nella sua erogazione massima potrà arrivare ai 2.900 euro l'anno. È stata inoltre costituita una cabina di regia e monitoraggio sugli investimenti che l'azienda farà nel nostro Paese - aggiungono i sindacati - che ad oggi ammonta di una somma pari a 500 milioni di euro".
La cabina monitorerà sia gli investimenti diretti dell'azienda che quelli derivanti dai fondi del Pnrr, affinché abbiano ricadute sull'occupazione.
Oltre a questo, nell'ipotesi approvata i 25 lavoratori con contratto di somministrazione saranno assunti come dipendenti diretti del Nuovo Pignone, con il criterio dell'anzianità di servizio, entro la fine del 2022.
In aggiunta - proseguono i sindacati - i diritti genitoriali verranno estesi anche al cosiddetto genitore affettivo, purché convivente e appartenente al nucleo familiare, includendo così le famiglie LGBTQ+.
È stata inoltre istituita la "Banca ora solidale" per le ferie. Riassumendo, dunque - concludono i sindacati - l'accordo stabilisce un recupero salariale rispetto all'aumento dell'inflazione, la stabilizzazione dei lavoratori con contratto precario e la cabina di regia sugli investimenti derivanti dal Pnrr.
La Nuovo Pignone, in precedenza Fonderia di ferro di seconda fusione, Fonderia del Pignone o Officine Meccaniche del Pignone , resta una delle maggiori realtà industriali di Firenze.
A febbraio 2022 è stato dato il via libera da parte del ministero per lo Sviluppo economico ad un investimento da 28,5 milioni, di cui 7,7 messi a disposizione dal Mise e quasi due proprio dalla Regione Toscana, per un progetto di sviluppo di tecnologie e prodotti a sostegno della transizione energetica della Baker Hughes Nuovo Pignone.
Dunque via libera ad investimenti in ricerca, sviluppo e nuove tecnologie, chiave di volta per mantenere, in futuro, la competitività del made in Italy.
Cecilia Augella