Partiti da ieri una serie di tavoli tecnici nell’ambito della trattativa per il rinnovo del contratto dei metalmeccanici. Si è iniziato parlando di welfare, mentre un altro incontro si tiene oggi, poi il 16 e il 17 maggio prossimi. Si affronteranno i temi della formazione, del sistema appalti e dell'inquadramento. Inoltre è previsto un nuovo appuntamento "in ristretta" sul nodo salariale, che dovrebbe tenersi il 18 o il 19 maggio. In quell'occasione, probabilmente, si capirà se la svolta auspicata dal segretario generale della Fim Cisl, Marco Bentivogli, ci sarà davvero stata.
La scorsa settimana Federmeccanica, dopo un mese e mezzo dallo stop del negoziato e dopo 4 ore di sciopero nazionale, si era presentata al tavolo dando una disponibilità di massima generica a riprendere il confronto su tutti i punti per trovare una soluzione contrattuale, ribadendo però le stesse posizioni sul salario e sul modello contrattuale, dando solamente una disponibilità di gradualità nel tempo. Un passo insufficiente per la Fim. “Il problema - spiega il sindacato in una nota - non è solo la copertura del salario, ma anche l’impostazione contrattuale di Federmeccanica. Bisogna ripartire seriamente dagli obiettivi comuni. La Fim-Cisl è d’accordo sull’impostazione che la ricchezza si produce in azienda e che quello è il livello contrattuale dove distribuirla, ma il vero problema è come rendere certa e diffusa la contrattazione decentrata e la sua qualità”.
“E’ necessaria una fase nuova, confronti serrati e sui testi e nello stesso tempo - concludono le tute blu guidate da Bentivogli - dobbiamo lavorare sulla partita sulla struttura del sistema contrattuale e salariale. Non c’è tempo da perdere, con il trascorrere del tempo, senza entrare nel vivo della trattativa, si guastano relazioni e contenuti del negoziato”.