Circa 60mila le lavoratrici e i lavoratori dipendenti interessati al rinnovo del contratto delle farmacie private. Le trattative con l’associazione datoriale del settore, Federfarma, sono appena ripartite. La tornata contrattuale arriva in un contesto di profonda trasformazione del comparto, accelerata dall'emergenza sanitaria e dalla riforma legislativa della "farmacia dei servizi", con una sostanziale ridefinizione delle funzioni e della gestione della farmacia nell’erogazione di servizi sanitari oltre alla tradizionale dispensazione dei farmaci.
In questo scenario, la Fisascat Cisl e le altre organizzazioni sindacali, che hanno presentato la piattaforma sindacale unitaria, hanno sottolineato l'urgenza di aggiornare il contratto nazionale per riflettere queste nuove realtà operative, fornendo così uno strumento efficace per la regolazione dei rapporti di lavoro. Un tema centrale è la crescente disaffezione verso la professione, dovuta a salari insufficienti rispetto la professionalità richiesta, orari di lavoro impegnativi e difficoltà nel bilanciare vita professionale e personale. Anche l'ingresso di grandi catene di farmacie richiede una riflessione su come il contratto possa affrontare le nuove sfide del mercato. Prioritario per i sindacati l’adeguamento dei salari per recuperare il potere d'acquisto perso negli ultimi anni, valorizzando le competenze e la professionalità dei farmacisti e implementando le risorse di welfare.
Tra i punti evidenziati adeguamento ed estensione dei livelli di inquadramento alla nuova struttura della farmacia dei servizi. Prioritaria la promozione di relazioni sindacali innovative e proficue, incluso il potenziamento della contrattazione di secondo livello decentrata o aziendale. La formazione professionale continua è considerata essenziale per mantenere le farmacie come presidi sanitari territoriali, richiedendo quindi modalità contrattuali che ne garantiscano l'effettiva esigibilità, anche nel caso di frequenza di master o corsi post universitari, oltre a riconoscere e retribuire le ore dedicate alla formazione ECM come ore di lavoro prestato. Si chiede inoltre un’integrazione della retribuzione al 100% durante il congedo di maternità e il miglioramento delle indennità oltre all’estensione del periodo di aspettativa.
Sul capitolo malattie e infortuni si propone un incremento dell'integrazione a carico del datore di lavoro oltre all’ampliamento del periodo di aspettativa non retribuita in caso di malattie gravi e l’estensione del periodo di comporto fino a guarigione clinica. La piattaforma prevede anche misure specifiche per i permessi retribuiti per visite mediche e l’incremento del monte ore Rol al fine di premiare l’anzianità di servizio, e un aumento delle maggiorazioni per i turni notturni, il lavoro domenicale e le festività. Su salute e sicurezza sul lavoro si richiede una migliore attuazione delle normative esistenti, tenendo conto della fragilità del settore, con riferimento alla figura del Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza a livello territoriale, l’elezione dei RLS e la creazione dei comitati aziendali nei network di farmacie con più di tre unità locali.
Attenzionato anche il tema della violenza e delle molestie nei luoghi di lavoro. Infine. sollevata la necessità di una revisione delle condizioni contrattuali relative al part-time, lavoro supplementare e clausole elastiche. La trattativa è aggiornata al 13 novembre e al 4 dicembre.
Ce.Au.