Far quadrare i conti per lavoratori e famiglie è una sfida quotidiana perché a scarseggiare sono sempre i soldi con i quali rispondere ai bisogni primari. Facile immaginare quindi l’impatto positivo sui 23mila dipendenti Esselunga dopo l’accordo raggiunto per ampliare il sistema di welfare aziendale. Direzione sindacale insieme a Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs nel confermare il sistema di welfare aziendale definito con l’accordo sull’opzione di conversione del salario variabile siglato lo scorso anno, hanno implementato i servizi a disposizione dei dipendenti. Il salario variabile potrà essere convertito per una quota del 50% o del 100%, oltre che nei servizi già previsti - mensa aziendale, rimborso delle spese riguardanti l’educazione dei figli - anche nel servizio di trasporto urbano e nei servizi di assistenza di anziani e dei non autosufficienti. Avanzano dunque le relazioni sindacali nel gruppo italiano della grande distribuzione organizzata presente con una rete commerciale di oltre 150 tra superstore e supermarket in Lombardia, Toscana, Emilia-Romagna, Piemonte, Veneto, Liguria e Lazio. ”Costruttive relazioni sindacali hanno consentito di definire una intesa innovativa, con una particolare attenzione rivolta ai bisogni crescenti delle famiglie, che premia ulteriormente i lavoratori che opteranno per la conversione del salario variabile” commenta il segretario nazionale Fisascat Mirco Ceotto.
Prossimo obiettivo per le federazioni di categoria è l’avvio del confronto per il rinnovo del contratto integrativo aziendale scaduto nel 2007.
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