Le agenzie di viaggio, protagoniste dell’estate, possono contare sul rinnovo del contratto nazionale per gli oltre 20mila dipendenti delle associate a Fiavet Confcommercio. Lo hanno siglato nella nottata i sindacati di categoria, al termine di un lungo e complesso negoziato. L’intesa, sottoposta nei prossimi giorni alla consultazione delle lavoratrici e dei lavoratori, stabilisce un aumento economico a regime di 200 euro per il IV livello di inquadramento, da riparametrare per gli altri, erogati nell’arco della vigenza contrattuale. Tra i punti qualificanti dell’intesa la revisione del sistema di classificazione, aggiornato alle nuove figure professionali connesse alla programmazione e alla gestione dei sistemi informativi di network di agenzie di viaggio, anche rispetto all’innovazione tecnologica che ha interessato il settore negli ultimi anni. L’accordo definisce inoltre nuovi interventi a sostegno della genitorialità, pari opportunità e contrasto alla violenza di genere; maggiore attenzione alla salute e sicurezza nei luoghi di lavoro; rilancio e diffusione della contrattazione di secondo livello, nuove tutele e potenziamento dell’assistenza sanitaria integrativa con l’incremento della quota destinata al Fondo Est. Le parti si impegnano, inoltre, al rafforzamento del welfare contrattuale, della bilateralità e del sistema di relazioni sindacali. Soddisfazione in casa sindacale. Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs sottolineano "la positiva conclusione di un faticoso percorso di rinnovo atteso da tanti anni e che consente il recupero del potere di acquisto delle retribuzioni, con il riallineamento dei minimi tabellari rispetto ai rinnovi contrattuali già definiti nel comparto turistico, e l’aggiornamento della normativa rispondente alle esigenze delle lavoratrici e dei lavoratori". Per le tre sigle l’aggiornamento dei sistemi classificazione del personale risponde alla evoluzione del settore che negli ultimi anni è stato notevolmente impattato dalla digitalizzazione dell’offerta turistica, favorendo così anche l’esigibilità della contrattazione per le nuove figure professionali che operano nel comparto. "L’attenzione ai temi della conciliazione vita lavoro, della genitorialità e al contrasto alla violenza e alle molestie nei luoghi di lavoro, che fanno il paio con il rilancio del secondo livello di contrattazione e al rafforzamento del welfare contrattuale - concludono Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs - completano il testo contrattuale che finalmente restituisce dignità alle lavoratrici e ai lavoratori del settore". Intanto, dopo due anni di confronto, è giunta di nuovo ad un punto di rottura la trattativa per il rinnovo del contratto nazionale dell'Industria Turistica che interessa oltre 200mila lavoratori. Prima interruzione del tavolo lo scorso novembre alla quale ha fatto seguito lo sciopero del 22 dicembre, il confronto tra Filcams Cgil, Fisascat Cisl, Uiltucs e Federturismo e Aica Confindustria era ripreso a maggio. Nonostante siano trascorsi quasi sei anni dalla scadenza del contratto e le parti sindacali abbiano sollecitato, a più riprese, una conclusione rapida, anche nel corso dell'ultimo incontro del 23 luglio, non è stato possibile entrare nel merito delle proposte avanzate da parte sindacale. Le tre sigle hanno richiesto a più riprese di discutere di incremento salariale, di interventi migliorativi della parte normativa in merito a contrasto a violenza e molestie nei luoghi di lavoro, congedi per le donne vittime di violenza, genitorialità e bilateralità, mentre da parte datoriale venivano, invece, avanzate modifiche peggiorative su istituti fondamentali, quali tempo determinato, apprendistato, flessibilità dell'orario di lavoro, richiedendo altresì di introdurre la reperibilità per le lavoratrici e i lavoratori del comparto. Non solo, quindi, un mancato avanzamento del confronto, ma un sensibile passo indietro che vorrebbe mettere in discussione diritti già acquisiti. Una situazione che appare in pieno contrasto con la lamentata carenza di personale, palesemente legata alla scarsa attrattività esercitata dalle attuali retribuzioni e dalle condizioni di lavoro che indeboliscono il settore, ostaggio di un contratto scaduto da sei anni.
Ce.Au.