Roma, 26 mar. (askanews) - "La risposta migliore alla violenza, al buio di questi giorni, è una luce piccolissima ma abbagliante" che si è accesa al Circolo Canottieri Roma. La Regata per la Pace, edizione straordinaria della Coppa Anellone organizzata in collaborazione con la Anellone A.s.d. della presidente Anna Maria Cacciotti, è stata un successo senza precedenti sul Tevere con 47 equipaggi, tre dei quali Special Olympics, e 364 partecipanti totali. "Canottaggio e solidarietà, con la raccolta fondi e di medicinali e beni di prima necessità da girare al centro raccolta in favore del popolo ucraino allestito alla Basilica di Santa Sofia a Boccea. Laddove, nei giorni scorsi, il club giallorosso aveva già offerto il proprio contributo".
La parte sportiva dice che a vincere è l'"8 senza speranze", equipaggio composto da Leonardo Calabrese, Tiziano Siniscalchi, Antonio Cefaly, Eugenio Pasquazi, Sandra Compagnucci, Margherita Vietri, Carolina Zannella e Giordana Meschini. Secondo posto per "I Barcaroli T.T.", terzo "CCR Vintage".
Tra i premiati, gli amici ucraini venuti in questi giorni in contatto con gli organizzatori. Raccontano storie strazianti, spaventose. "Non posso che essere felice e riconoscente per iniziative di questo tipo. Vedo voi italiani sereni e sorridenti e trovo assurdo e ingiusto che nel mio Paese tutto questo non possa esserci. Piuttosto il sangue e le bombe", spiega Iryna Ishchenko, giovane psicologa di Kiev fuggita dai bombardamenti con ciò che aveva addosso e l'amato gatto. Al Canottieri Roma, il gruppo di ucraini trova la connazionale Tetyana Gyerovkina, atleta master giallorossa. Ha il blu e il giallo della bandiera sul viso, gli occhi lucidi e il body da gara che diventa un'armatura per difendersi dalle brutte notizie che da un mese riceve ininterrottamente.
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