Cernobbio (Como), 2 set. (askanews) - Nel 2021 il mercato digitale della Puglia ha toccato i 3,18 miliardi di euro di valore, il 4% nazionale con una crescita del 4,7% sull'anno precedente. Il 2022 si prevede ancora positivo (+ 3,5%) con stime di crescita più robusta nei prossimi anni (2023-2025) fino a raggiungere un +5,9% nel 2025, soprattutto in vista degli investimenti per la digitalizzazione previsti dal PNRR e di un minore impatto della crisi energetica e internazionale. E' quanto emerge dalla prima analisi a livello regionale del rapporto nazionale Anitec-Assinform presentato oggi in occasione dell'apertura dei lavori del Forum Ambrosetti nella sede di Exprivia a Molfetta che per il secondo anno è hub regionale dell'evento insieme a BPPB.
Circa un terzo della spesa digitale complessiva in Puglia avviene nel Barese (33,9%), area in cui si concentrano maggiormente attività legate a Pubblica Amministrazione, finanza e attività manifatturiere; segue la provincia di Lecce con una quota del 18,9% del mercato digitale pugliese. A pari livello il Foggiano (15%) e la provincia di Taranto (14%) mentre in fondo alla classifica quelle di Brindisi (9,4%) e BAT (8,9%).
"La dimensione territoriale è fondamentale per il settore dell'ICT, protagonista indiscusso della competitività dell'intero Paese e delle politiche di attuazione del PNRR", ha detto il presidente Anitec-Assinform, Marco Gay. "Nel contesto di estrema incertezza in cui ci troviamo abbiamo bisogno di creare aggregazioni sinergiche tra i protagonisti del digitale, soprattutto sui territori. E questo studio può fornire il punto di partenza per progettare ecosistemi sinergici e competitivi", ha sottolineato Gay.
Per Domenico Favuzzi, presidente e amministratore delegato del gruppo Exprivia e vice presidente nazionale di Anitec-Assinform, "la combinazione di importanti investimenti pubblici e di contributi all'innovazione e all'occupazione sta attirando molto interesse a livello nazionale e internazionale. E' importante che in questo nuovo scenario caratterizzato anche da crescenti preoccupazioni di tipo inflazionistico e geopolitico non vada persa l'occasione per un salto di qualità necessario anche delle imprese del nostro territorio", ha concluso.