Una grande manifestazione in Val Susa per difendere la Tav e sostenere le forze dell’ordine e i lavoratori impegnati nella realizzazione dell’opera.
A proporla è Ottavio De Luca, reggente della Filca-Cisl Piemonte, dopo gli eventi accaduti durante l’ultima manifestazione di sabato che ha registrato tensioni tra un gruppo di attivisti No Tav e la Polizia sul cantiere di Chiomonte. “Si tratta di una violenza inaccettabile e pericolosa - ha detto De Luca -. Il bilancio è stato di due poliziotti feriti, ma in questi anni di vera guerriglia sono stati tantissimi i feriti tra le forze dell’ordine e gli stessi operai, senza contare le minacce di morte rivolte ai sindacalisti”.
Secondo le ricostruzioni, il gruppo di attivisti ha tirato pietre, fumogeni e bombe carte contro le forze dell’ordine, che hanno risposto con i lacrimogeni.
Chiusa temporaneamente per motivi di sicurezza l’autostrada del Frejus Torino-Bardonecchia.
“Sono assolutamente inaccettabili episodi di gravissima violenza che mettono in pericolo l’incolumità degli operatori di polizia e che nulla hanno a che vedere con il diritto di manifestare liberamente” ha affermato il ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese che ha espresso vicinanza e solidarietà ai due agenti rimasti feriti negli scontri e ha ringraziato tutte le donne e gli uomini delle Forze dell’ordine e dell’Esercito impegnati quotidianamente per tutelare la sicurezza e l’ordine pubblico in Val di Susa.
“Lo Stato non può tollerare questi atti - ha ribadito il sindacalista della Filca, De Luca -. È per questo motivo che ci rivolgiamo all’Ance e alle altre due sigle sindacali del settore, FenealUil, e Fillea-Cgil, per organizzare una manifestazione in Val Susa, utile a ribadire il nostro sì convinto alla realizzazione dell’opera di fondamentale importanza per lo sviluppo dell’intero Paese, e - continua il sindacalista - per assicurare la nostra vicinanza sia alle forze dell’ordine impegnate a difenderla che ai lavoratori che con fatica e impegno la stanno realizzando”.
Sulla stessa linea anche Eugenio Bravo, segretario generare del sindacato di polizia Siulp Torino: “Se qualcuno pensa che il Siulp stia a guardare in attesa che ci scappi il morto ha capito molto male -. I responsabili di questo grave ferimento devono essere rinchiusi nelle patrie galere e mettere fine a questa odissea”. E conclude: “Se nulla sarà fatto, il Siulp mobiliterà i poliziotti perché troppi sono i feriti è troppo alto è diventato il rischio di rimetterci la vita per questa Tav”.
Sara Martano