Sabato 4 maggio 2024, ore 23:41

Tecnologia

Stretta sullo strapotere dell’Intelligenza Artificiale

Dopo l’approvazione, il 13 marzo scorso, della legge sulla regolamentazione dell’Intelligenza Artificiale da parte del Parlamento europeo per garantire la sicurezza e il rispetto dei diritti fondamentali delle persone, arriva il via libera dal Consiglio dei ministri italiano al disegno di legge che intende regolarne l’utilizzo e impedirne l’uso improprio e dannoso per le persone. La Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha dunque dato seguito all’intenzione annunciata di intervenire su una materia spinosa dove è ormai necessario mettere dei paletti per evitare che lo sviluppo della tecnologia più attesa, e allo stesso tempo più temuta, vada fuori controllo. Industria, servizi, sanità e perfino giustizia: l’IA arriva ovunque, è pervasiva e dove arriva modifica, trasforma, genera, scopre e alle volte falsifica. Il provvedimento di Palazzo Chigi arriva dunque subito dopo l’approvazione del regolamento europeo AI Act con l’obiettivo di lasciare l'uomo sempre al centro di ogni processo decisionale. Nel ddl si affida alla presidenza del Consiglio la definizione della strategia nazionale, che “favorisce la collaborazione tra le amministrazioni pubbliche e i soggetti privati” per lo sviluppo della tecnologia. Il testo, composto da 26 articoli, contiene una serie di norme a tutela del diritto d'autore, e affida all'Agenzia per l'Italia digitale e all'Agenzia per la cybersicurezza nazionale nuove mansioni che le trasformano in Autorità nazionali per l'IA. Due i fronti dell’intervento contenuti nel provvedimento: la regolamentazione dello strumento con l’introduzione di sanzioni nel caso di uso scorretto e l’incentivazione all’arrivo di esperti e supertecnici dell’innovazione e delle nuove tecnologie. Da un lato, infatti, la legge italiana introduce un nuovo reato (“Illecita diffusione di contenuti generati o manipolati con sistemi di intelligenza artificiale”) con la reclusione da 1 a 5 anni per chi crea danno con IA. Il Governo inoltre fa sapere che definirà nuove fattispecie di reato con decreti legislativi ad hoc nei prossimi mesi. Dall’altro, per attrarre gli esperti, si estendono le agevolazioni fiscali per i rimpatriati a chi ha lavorato sull'IA all'estero. L’obiettivo è guidarne lo sviluppo e il suo utilizzo in tutti i settori italiani. Inoltre, come anticipato dalla premier Giorgia Meloni il mese scorso, si autorizzano investimenti fino ad un miliardo di euro attraverso Cassa Depositi e Prestiti. Per il sottosegretario per l'Innovazione tecnologica, Alessio Butti, “il ddl è un prodotto di buona qualità realizzato con la collaborazione di tutti gli interessati”. Anche il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, è intervenuto per spiegare la stretta sul codice penale che si aggiorna alla nuova tecnologia: “L'aspetto penale può essere devastante perché può creare una realtà che non è più virtuale ma reale e allora per questo interviene la norma penale”. E l'uso dell'Ia per alcuni reati diventa un aggravante. L’IA ha una valenza per le nostre imprese come ha detto il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso: “la legge affronta anche il tema dell'impatto dell'IA nel mondo delle imprese tenendo conto che abbiamo oltre 4 milioni di Pmi che devono essere messe nelle condizioni di usare appieno queste tecnologie”.
An. Ben. 

( 24 aprile 2024 )

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