Nessuna contrapposizione tra sicurezza e accoglienza, tra legalità e solidarietà. E' questo il messaggio che Annamaria Furlan rilancia da Roma, dal palco del convegno organizzato da Fns Cisl e Siulp per confrontarsi su "Sicurezza e legalità quali fattori di sviluppo". Ed è soprattutto all'Europa che il segretario generale Cisl si rivolge con un "appello perché accolga i profughi e smetta di viverli come un problema o, peggio, come qualcosa che dobbiamo toglierci di torno". "La vecchia e opulenta Europa - sottolinea - deve dare testimonianza attraverso l’accoglienza. Anche quando parliamo di sicurezza dobbiamo porci su questo piano, è fondamentale. Altrimenti i nostri modelli diventano modelli negativi". La linea tracciata dalla leader cislina è quella di una battaglia culturale. Una battaglia che ha bisogno di "simboli positivi", come lo sono "l'accoglienza e la dedizione". "Per questo - spiega Furlan - è importante che un sindacato come il Siulp abbia sempre portato avanti le ragioni del buon senso, dell’ascolto, dell’impegno. Noi rappresentiamo uomini e donne che ogni giorno rischiano la vita per creare sicurezza. E i cittadini devono avere fiducia incondizionata nelle forze dell’ordine. E’ un elemento indispensabile per la democrazia". Per questo il compito del sindacato, confederale e di categoria, "è di portare queste proposte nella cultura del Paese ma anche sui tavoli contrattuali. Perché è attraverso la contrattazione che si creano condizioni di lavoro positive". "Dunque - spiega la numero uno di Via Po -, da una parte è fondamentale la cultura della sicurezza intesa come elemento di solidarietà e partecipazione. Dall’altra è indispensabile la contrattazione per far crescere la qualità del lavoro. Oggi è stata una giornata importante e in controtendenza su questi temi rispetto a quello che spesso emerge nel dibattito politico. E’ venuto il tempo si smetterla con la demagogia, i luoghi comuni e il continuo ricorso a nemici da additare al popolo".
(Approfondimento domani su Conquiste tabloid)