Il ministro del Lavoro Calderone ha convocato per venerdì mattina sindacati e imprese. L'incontro segue quello che si è svolto a Palazzo Chigi il 26 febbraio.
Sottolinea il leader della Cisl Sbarra: ”Chiederemo di lavorare insieme per un grande patto tra governo, sistema delle imprese, organizzazioni sindacali, regioni, per fronteggiare questa grande emergenza che ogni giorno porta via persone che persone che perdono la vita nei luoghi di lavoro. Non basta più lo sgomento, non basta indignarsi: bisogna passare dalle parole ai fatti. Bisogna rafforzare verifiche, controlli, ispezioni nei luoghi di lavoro. E poi assumere ispettori, tecnici della prevenzioni, medici del lavoro. E ancora: incrociare le banche dati, investire sulla qualità delle imprese, dare più potere ai nostri rappresentanti sulla sicurezza negli ambienti lavorativi. E poi fare un grande investimento, sulla prevenzione e sulla comunicazione, cominciando a parlare di sicurezza già sui banchi di scuola”. Infine, osserva il numero uno di Via Po, ”occorre un maggior impegno nel sistema delle imprese: alcune continuano a considerare la sicurezza sui luoghi di lavoro un costo e non investimento”.
Interviene anche il segretario generale della Filca Pelle: ”Nei cantieri italiani si continua a morire. Questa lunga, drammatica scia di sangue deve indurci a intensificare gli sforzi per la prevenzione e a lavorare per rendere la Patente a punti uno strumento davvero efficace per garantire la sicurezza in edilizia. La Patente, in particolare, deve valorizzare in modo significativo l'attività di tutte le aziende che operano nei cantieri. Bisogna assolutamente evitare il rischio di arrivare impreparati al 1 ottobre, giorno in cui parte la sperimentazione della Patente”.
Peraltro, il mercato del lavoro dopo la pandemia resta dinamico. Gli occupati nel complesso salgono a quota 23 milioni 580mila, al livello più alto dall'inizio delle serie storiche mentre i disoccupati scendono sotto quota due milioni a 1 milione 947mila. Il tasso di occupazione sale al 61,5%, quello di disoccupazione scende al 7,7%.
Cresce l'occupazione ”buona”, quella a tempo indeterminato, con quasi 500.000 posti fissi in più in nel 2023 sul 2022 mentre diminuiscono gli occupati a termine. Cresce l’occupazione femminile che nel quarto trimestre raggiunge il valore record del 53,4%. Il Pil è cresciuto solo dello 0,9%; ma i settori manifatturieri a maggiore intensità energetica e le costruzioni trainano la ripresa. Osserva il segretario confederale della Cisl Pirulli: ”Sono dati positivi ma sappiamo che restano le note criticità. E’ necessario iniziare a sciogliere il paradosso della compresenza di aziende che non trovano le competenze ricercate con larghe fasce di inattività di donne e giovani, spesso inseriti in famiglie in difficoltà economica, anche perché monoreddito". Per Pirulli ”occorre far ripartire il processo di potenziamento dei servizi per l'impiego ed accelerare sulla riforma dell'orientamento, per concentrare percorsi di politiche attive su donne e giovani e per indirizzare ragazzi e, soprattutto, ragazze verso i titoli di studio richiesti dal mercato. E poi sostituire gli incentivi all'occupazione a pioggia con incentivi mirati per quelle platee ancora relegate all'inattività, in particolare premiando le aziende che adottano strumenti contrattuali di conciliazione vita-lavoro”.
Giampiero Guadagni