Terreno scivoloso tra Commissione di Garanzia trasporti e sindacati sul tema degli scioperi. Lo è diventato ancor di più dopo l'intervento del Garante il quale ieri ha stabilito e introdotto nuove regole sui servizi minimi nel trasporto ferroviario. Arrivano così le fasce protette anche nei giorni festivi: dalle 7 alle 10 e dalle 18 alle 21. Fasce in cui il viaggio sui binari sarà comunque assicurato. Le modifiche sono state ritenute necessarie dal Garante per adeguare la disciplina vigente, a distanza di 25 anni dalla sua adozione, "all'obiettivo di un equilibrato contemperamento tra diritto di sciopero e diritto alla mobilità". La decisione è stata accolta anche dal Mit con grande soddisfazione e definita una scelta ragionevole che tutela milioni di italiani. Anche i consumatori plaudono, ma i sindacati non sono dello stesso avviso ritenendo il provvedimento "un'ulteriore stretta sul diritto di sciopero". Per il Garante "non è più rispondente ai tempi un assetto in cui non era garantita alcuna tutela" ai viaggiatori del trasporto regionale nei giorni festivi - diversamente da quanto avviene negli altri settori (trasporto aereo, marittimo e pubblico locale) - e in cui operava, per la media e lunga percorrenza, in cui rientra l'Alta velocità, "un livello di tutela inferiore" rispetto a quello assicurato per le linee regionali nei giorni feriali. Soddisfatte le associazioni dei consumatori. "Anziché intervenire per rimuovere le cause di insorgenza del conflitto riconducibili al mancato rispetto da parte delle aziende di contratti e accordi - interviene polemica la Fit Cisl - la Commissione di garanzia dell'attuazione della legge sullo sciopero ha annullato l’accordo liberamente sottoscritto dalle parti (Gruppo Fs e organizzazioni sindacali) facendo venir meno il giusto equilibrio tra diritto di sciopero e diritto alla mobilità". "Fra l’altro la regolamentazione provvisoria introdotta dalla Commissione di Garanzia penalizza le organizzazioni sindacali che, come la stessa Autorità ha riconosciuto in occasione della presentazione della Relazione annuale, negli ultimi anni hanno effettuato gli scioperi solo in occasione delle fasi di stallo delle trattative per il rinnovo del contratto o in occasione di aggressioni del personale ferroviario". "Le modifiche - prosegue la nota - non intervengono correttamente sulla regolazione del conflitto in quanto, nonostante le nostre richieste, non è stata mai convocata un’audizione con tutte le imprese ferroviarie e i gestori delle infrastrutture esistenti nell’ambito del sistema dei trasporti ferroviari italiani, per definire un accordo di settore aggiornato applicabile alle 42 aziende ferroviarie operanti nel settore coerente con le finalità della legge 146/90”. Di fatto - spiega ancora la Federazione dei trasporti della Cisl - la Commissione di garanzia, estendendo la garanzia sui servizi minimi, ha introdotto delle variabili che nella realtà possono produrre potenziali problemi all’organizzazione del lavoro”.Anche per la Uiltrasporti viene "calpestato un diritto ancora una volta, con un atto unilaterale". La Filt-Cgil si dice pronta ad avviare "tutte le azioni legali e conflittuali" perché venga restituita "dignità al diritto di sciopero e riportato il giusto equilibrio con il diritto alla mobilità". Cecilia Augella