Commenta la segretaria generale della Cisl Furlan: ”È una interminabile scia di sangue e di vite stroncate nei luoghi di lavoro. Dove sono i controlli sulla sicurezza? La Cisl farà sentire la sua voce insieme agli altri sindacati: dobbiamo fermare questa strage quotidiana”.
Aggiunge il segretario della Filca Turri: ”Dopo la fine del lockdown, con la ripresa dell’attività, c’è un fortissimo aumento degli incidenti nei cantieri, spesso mortali. La smania del profitto e la fretta di completare le opere non possono mettere in discussione la sicurezza e la dignità dei lavoratori. L’edilizia resta il settore più a rischio, con il 20% delle vittime. Senza risorse per gli ispettorati del lavoro, senza il riconoscimento del ruolo della bilateralità, e soprattutto senza l’introduzione di strumenti come la patente a punti, prevista dal Testo unico sulla Sicurezza ma non ancora entrata in vigore, continueremo a piangere il sacrificio di lavoratori edili”. Conclude Turri: ”Ci stringiamo attorno ai familiari delle due vittime, appellandoci con forza alle istituzioni e alle imprese per affrontare insieme questa battaglia di civiltà, di giustizia sociale”.
Sulla vicenda interviene anche la ministra del Lavoro Catalfo: ”In attesa che la magistratura chiarisca le cause dell'incidente, voglio ribadire che mai come ora è necessario uno sforzo unitario per rafforzare il sistema di prevenzione di infortuni e morti sul lavoro. Aprirò il tavolo odierno partendo proprio da qui”.