I sindacati dei Pensionati preparano una mobilitazione in grande stile per chiedere al Governo una riduzione delle tasse sulle pensioni.
La manifestazione nazionale indetta da Spi-Cgil, Fnp-Cisl e Uilp-Uil per il 1° giugno a Roma è stata spostata da piazza del Popolo a piazza San Giovanni ”per le altissime adesioni registrate in queste ore tra i pensionati in tutta Italia”. Tale decisione, si legge in un comunicato unitario, ”descrive il clima di insofferenza e di insoddisfazione nei confronti delle politiche adottate finora dal governo, che hanno penalizzato ancora una volta milioni di persone anziane”.
La manifestazione sarà il traguardo finale di un percorso di mobilitazione che avrà inizio giovedì, 9 maggio, con tre grandi assemblee unitarie che si svolgeranno (a partire dalle 10) in contemporanea a Padova (al Gran Teatro Geox, con introduzione del segretario nazionale Fnp, Marco Colombo, e conclusioni del segretario generale Spi, Ivan Pedretti); Roma (al Palazzo dei Congressi, con introduzione del segretario nazionale Uilp, Emanuele Ronzoni, e conclusioni affidate a Gigi Bonfanti, segretario generale Fnp-Cisl); e Napoli (all’Hotel Ramada, con introduzione del segretario nazionale Spi, Raffaele Atti e conclusioni del segretario generale Uil, Carmelo Barbagallo, reggente della Uilp).
“Nonostante i molteplici appelli rivolti alle forze politiche che governano il Paese – dichiarano Spi, Fnp e Uilp - con l’obiettivo di trovare insieme delle misure che potessero andare incontro alle esigenze dei pensionati, l’unica decisione adottata dal governo è stata quella del taglio della rivalutazione (delle pensioni, Ndr.), alla quale si aggiungerà un corposo conguaglio che i pensionati dovranno restituire nei prossimi mesi. Avevamo chiesto di ridurre le tasse sulle pensioni - proseguono i sindacati - che risultano essere le più alte d’Europa; ci siamo mobilitati per avere una sanità che rispondesse realmente alle esigenze dei pensionati, con interventi e risorse maggiori da destinare all’assistenza e alla non autosufficienza: il governo non ci ha voluti ascoltare, rimanendo indifferente di fronte a temi di straordinaria rilevanza per la vita delle persone anziane e delle loro famiglie. Di fronte a tale silenzio - concludono Spi, Fnp e Uilp - è necessario avviare una grande mobilitazione unitaria per impedire che si continui con politiche sbagliate che danneggiano ulteriormente la condizione di vita già difficile dei nostri pensionati”.