Gli italiani dovranno convivere a lungo con mascherine, guanti e gel. Anche dopo il 4 maggio, quando si allargheranno le maglie delle restrizioni. Piano piano sarà possibile uscire di casa per lavoro e fare acquisti. Dopo le ultime indicazioni del premier Conte e in base alle indicazioni contenute nella bozza di Dpcm, in tutta Italia ieri hanno riaperto i cantieri pubblici e il 4 maggio toccherà a quelli privati. Poi, via via, parchi, negozi, ristoranti. Ferme restando le norme base di sicurezza, le varie categorie stanno stilando protocolli ad hoc per garantire la sicurezza di personale e clienti.
”Valuteremo con serietà e senso di responsabilità il piano annunciato dal Governo per la fase due”, commenta la leader Cisl Furlan che aggiunge: ”Per il sindacato la priorità rimane tutelare la salute e la sicurezza di lavoratori e cittadini. Occorre far rispettare il protocollo nazionale sulla sicurezza, far ripartire l’economia, sostenere i redditi?”.
Gli orari diversificati di apertura e chiusura delle attività imporrà una rimodulazione del servizio pubblico, che comunque dovrà essere potenziato nelle ore di punta.
Ieri in merito i sindacati dei trasporti hanno avuto unincontro al Ministero. Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti parlano di ”sito complessivamente positivo”. E spiegano: ”L’obiettivo comune è stato quello di far ripartire il sistema di trasporto pubblico collettivo nella condizione di massima sicurezza, anche per evitare un ricorso eccessivo ai mezzi privati, sia per gli effetti ambientali nelle grandi aree urbane e sia per non mettere ulteriormente in crisi il settore, già duramente colpito dalla fase di chiusura degli scorsi mesi”. Per i sindacati di categoria ”bene che nel Dpcm venga inserito il Protocollo condiviso di regolamentazione per il contenimento della diffusione da Covid-19 nei settori dei trasporti e della logistica del 20 Marzo, sottoscritto dal Ministero e da tutte le parti sociali del settore, che stabilisce le condizioni di lavoro in sicurezza per i nostri settori. Assume quindi una maggiore forza di norma sia in termini prescrittivi che sanzionatori”. Sulle linee guida per i viaggiatori per rendere compatibile l'uso del trasporto collettivo con la sicurezza dei passeggeri, di competenza del Mit e che non sono oggetto di accordo Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti sono riuscite a far inserire alcuni punti qualificanti, inizialmente non previsti, come l'obbligatorietà dell'uso delle mascherine a bordo dei mezzi pubblici, fermo restando l'obbligo del distanziamento sociale definito dalle norme più generali e la non responsabilità dei lavoratori verso il rispetto delle norme di sicurezza da parte dei viaggiatori. Rimangono elementi di perplessità su alcune norme, lasciate ancora sotto forma di raccomandazioni e su altre che sono incoerenti rispetto al provvedimento complessivo, in particolare, mentre a terra ci sarà il take away dei generi alimentari, a bordo dei treni sono sospesi servizi di ristorazione".