È un’Italia straziata dai roghi anche per il caldo torrido, quella dell’estate 2021. Dall’inferno della Sardegna alla Sicilia, dalla Calabria al Molise alla costa adriatica. “Incendi che mettono in drammatica evidenza un vuoto inaccettabile nelle politiche nazionali e regionali di presidio e legalità, prevenzione e difesa ambientale - ha detto il segretario generale della Cisl, Luigi Sbarra - Manca una strategia organica, una visione d’insieme che non può che partire dal controllo di prossimità, e dunque da un forte potenziamento sulla sorveglianza dei nostri patrimoni boschivi. Serve una spietata stretta penale per chi si rende responsabile di questo scempio e, parallelamente, un grande investimento su un comparto forestale che invece è stato storicamente colpito e mortificato. Le risorse europee non mancano così come non manca il capitale umano di tanti lavoratori idraulico-forestali”.
Oggi il ministro delle Politiche agricole alimentari e forestali, Stefano Patuanelli, con il viceministro dello sviluppo economico, Alessandra Todde e il sottosegretario del ministero della Transizione ecologica, Ilaria Fontana, si sono recati in Sardegna nei comuni della provincia di Oristano e domani saranno a Palermo. ”Il governo vuole dimostrare estrema vicinanza ai territori, ai sindaci, alle imprese, agli imprenditori e ai cittadini che in queste settimane hanno vissuto sulla propria pelle le devastazioni causate dagli incendi. L'obiettivo di oggi è confermare che lo Stato c’è”, hanno dichiarato Patuanelli, Todde e Fontana al loro arrivo.
“Quello che ancora non si vede - sottolinea ancora Sbarra - è un piano nazionale degno di questa sfida, un progetto che, da Sud a Nord, riesca a fronteggiare i rischi prima ancora che si presentino. L’Italia continua ad essere prigioniera di una logica emergenziale che prevede interventi solo a disastro avvenuto. Impostazione inefficace e inefficiente che crea danni incalcolabili al nostro sistema produttivo, alle nostre comunità locali, al nostro patrimonio paesaggistico. Lo vediamo negli incendi di questi giorni che, amplificati dalla siccità, distruggono pezzi importanti dell'economia rurale, agroalimentare ed ambientale dei nostri territori”. E conclude: “Il Governo dia segni di attenzione aprendo una fase di coordinamento con le Regioni su controlli, prevenzione, manutenzione delle aree. Si assicurino le necessarie dotazioni, mezzi efficienti, organici sufficienti e ben organizzati. Un traguardo che richiede uno sforzo collettivo ed un nuovo indirizzo nazionale. Questo è il momento di agire e di lavorare insieme perché drammi incontrollati come quelli a cui stiamo assistendo non si verifichino più”.
Sara Martano