Sarà accolta dalla Spagna, a Valencia, la nave Aquarius con a bordo 629 migranti - tra i quali 123 minorenni non accompagnati, 11 bambini e 7 donne incinte che continuava a vagare nel Mediterraneo a causa dello scontro tra Italia e Malta. Il governo della Valletta aveva infatti risposto no alla richiesta di Roma di accogliere in porto - in quanto più vicino luogo sicuro - la nave dell'ong Sos Mediterranee, che il ministro dell’Interno Salvini non ha autorizzato a sbarcare in Italia.
Il primo ministro socialista ha spiegato: ”E' nostro obbligo aiutare ad evitare una catastrofe umanitaria e offrire un porto sicuro a queste persone”.
Una decisione arrivata dopo il pressing di Onu e Ue affinché le ragioni umanitarie prevalessero sulle tattiche politiche e la nave fosse fatta attraccare subito.
Ringraziamento alle autorità spagnole dal premier italiano Conte e dal commissario europeo Avramopoulos.
Il ministro dell’Interno Salvini le vede così: ”Evidentemente alzare la voce, cosa che Italia non faceva da anni, paga”. E dunque ”Vittoria, primo obiettivo raggiunto”.
Per il segretario generale aggiunto della Cisl Sbarra l’epilogo della vicenda è cero ”un’ottima notizia”, che ”tuttavia ci chiama a maggiore solidarietà e mette in evidenza un clima preoccupante sul tema immigrazione. Troppi tentennamenti accompagnano, in Europa, decisioni da cui dipendono vite umane e che non dovrebbero essere oggetto di negoziazione o comportamenti meno che umani”. Aggiunge Sbarra: ”Dobbiamo dare risposte all'altezza di un continente come l'Europa e di un grande Paese democratico come l'Italia. Risposte di integrazione, legalità, coesione. Vuol dire suonare la sveglia ad una Ue finora troppo egoista e incapace di ragionare su questo e tanti altri temi come una coesa comunità di popoli. Ma mentre ci battiamo a Bruxelles, non possiamo essere incoerenti dentro le mura domestiche"". La via, sottolinea Sbarra, ”è quella di un sostegno umanitario innegoziabile e, successivamente, di un'accoglienza sostenibile, da costruire insieme alle Parti sociali su ogni territorio. Serve distensione, dobbiamo riportare il tema a un'analisi lucida e razionale, lontana dalla pancia e più vicina al cuore e alla testa della gente. Ognuno deve assumere una quota di responsabilità un precorso che assicuri un governo equo e solidale dei fenomeni connessi all'immigrazione. L'Italia ha il dovere e l'opportunità di giocare un ruolo da protagonista in questa delicata fase”.
Alla chiusura dei porti decisa da Salvini avevano risposto i sindaci di Palermo, Napoli, Messina e Reggio, disponibili ad accogliere i migranti, come prevedono le leggi internazionali.
Ed è diventato un caso il post del sindaco M5S di Livorno, Filippo Nogarin, poi rimosso. Nogarin si era detto pronto ad accogliere la nave Aquarius nel porto della sua città. Spiegando: “Se voltiamo la testa dall'altra parte e smettiamo di essere umani, finiamo per non essere diversi dagli scafisti, che fanno affari giocando con la vita e la disperazione di migliaia di persone il momento di riaffermare quali sono i nostri valori”. Il post poi è stato rimosso.