È salito a 13 il bilancio delle vittime accertate in Emilia Romagna per il maltempo: sette in provincia di Forlì, una nel Ravennate, una a San Lazzaro, in provincia di Bologna. Oltre 20 mila le persone evacuate. Una stima, quest’ultima, destinata a crescere. I comuni coinvolti sono 42, oltre 30 mila le persone rimaste a lungo senza elettricità. Circa 600 i vigili del fuoco impegnati con nelle operazioni di soccorso in Emilia Romagna, a cui si aggiungono circa 200 nelle Marche. La parte più colpita dalle inondazioni sarà in allerta rossa anche oggi e riguarda soprattutto la propagazione delle piene già in atto nei tratti vallivi di tutti i corsi d'acqua interessati, anche se in progressiva decrescita. E ora è anche allarme per le possibili frane.
In Emilia Romagna si calcolano 300 frane attive, fa sapere il presidente della Regione Bonaccini per il quale ”siamo di fronte a un altro terremoto”, paragonando la gravità del maltempo al grave evento sismico del 2012. ”Vicinanza e solidarietà” è stata espressa al presidente della Regione dal capo dello Stato, Sergio Mattarella, così come dalla presidente del Parlamento europeo Roberta Metsola. Solo dopo la messa in sicurezza del territorio sarà possibile fare il conto dei danni economici, che ammonteranno comunque a qualche miliardo di euro. ”Il Governo è pronto ad intervenire per gli aiuti necessari”, aveva immediatamente detto la premier Meloni, in Giappone per partecipare ai lavori del G7, E il ministro della Protezione civile Musumeci ha annunciato che il Cdm, convocato per martedì prossimo, stanzierà altri 20 milioni di euro in aggiunta ai primi 10 milioni già deliberati lo scorso 4 maggio: saranno dunque estesi alla provincia di Rimini gli effetti dello stato di emergenza dichiarato per i territori di Reggio Emilia, Modena, Bologna, Ravenna e Forlì-Cesena. Fondi che serviranno per la prima emergenza e per il ripristino della viabilità. Sul fronte lavoro, il Governo è impegnato su due piani.
Spiega la Ministra Calderone: ”Ragioniamo sull’utilizzo di strumenti di ammortizzatori sociali per categorie di lavoratori come gli operai a tempo determinato nel comparto agricolo”. Inoltre ”lavoriamo per mettere in sicurezza le aziende dando la possibilità di differire i termini per gli adempimenti in materia lavoristica e previdenziale”. Intanto i sindacati del trasporto aereo hanno deciso di rinviare al 4 giugno lo sciopero, previsto per oggi, nelle aree colpite dal maltempo.
Osserva il segretario generale della Cisl Sbarra: ”Queste situazioni di emergenza richiedono una strategia nazionale sul tema della difesa del territorio della messa in sicurezza e di contrasto al dissesto idrogeologico. Dobbiamo fare tanta prevenzione prima di piangere le vittime e i danni. Dobbiamo fare una grande politica che metta al centro la manutenzione e la messa in sicurezza del territorio con un grande piano nazionale che fronteggi i problemi del dissesto idrogeologico”. Sbarra fa poi sapere: ”Stiamo avviando unitariamente una campagna a una mobilitazione nazionale per raccogliere fondi e risorse da mettere a disposizione della Regione Emilia Romagna e del territorio marchigiano colpito anch’esso”.
Giampiero Guadagni