Giovedì 21 novembre 2024, ore 21:15

Incidenti sul lavoro

Carrara, oggi sciopero per le vittime, il 28 aprile protesta nazionale

Sciopero generale del comparto del marmo giovedì 28 aprile. Lo hanno deciso le segreterie nazionali di FenealUil, Filca Cisl e Fillea Cgil, "all’indomani - scrivono in una nota - dell’ennesima terribile tragedia, avvenuta in una cava a Carrara ieri, con il tragico bilancio di due vittime". Nel settore del marmo, denunciano, "dal 2010 ad oggi hanno perso la vita 29 lavoratori, nel 2016 sono già 4 le vittime. In particolare, a Carrara, negli ultimi sette mesi si sono registrati 5 infortuni mortali".

Oggi invece sciopero generale a Massa Carrara e provincia. Le speranze di ritrovare vivi i due cavatori sepolti sotto il crollo della cava si sono definitivamente spente questa mattina. A distanza di poco più di 2 ore, intorno alle 6 il primo e poco dopo le 8,30 il secondo, i corpi dei due cavatori rimasti intrappolati da ieri sotto tonnellate di marmo sono stati recuperati dai vigili del fuoco. Nel crollo che ha interessato la cava di marmo Gioia a Colonnata, nel distretto delle Alpi Apuane, si stima che si siano distaccati circa 5mila mq di materiale roccioso. Squadre dei vigili del fuoco sono stati al lavoro per tutta la notte per mettere in sicurezza la parte instabile (circa 20 metri x 30) della parete che, altrimenti, avrebbe reso estremamente rischiosa l'operazione di ricerca dei due operai. Un lavoro difficile e faticoso, quello dei vigili del fuoco, che per l'occasione hanno mobilitato sin dai primi istanti uomini e mezzi nel tentativo di ritrovare in vita i due operai. Un vero e proprio campo base, con oltre 50 vigili del fuoco di vari comandi della Toscana, unità cinofile, Usar (Urban search & rescue) per la ricerca tra le macerie, unità Saf (speleo alpino fluviali).

"Cordoglio per gli operai morti a Carrara e vicinanza alle famiglie. Non si può morire di lavoro - tuona Annamaria Furlan, segretaria generale della Cisl. Occorrono più controlli e prevenzione".

In tutta l'area intanto prosegue la mobilitazione. Per le organizzazioni sindacali la situazione "sul fronte della sicurezza sul lavoro è diventata insostenibile". Il presidente della Regione, Enrico Rossi, ieri sera subito accorso sul luogo dell'incidente ha aggiunto che si tratta di "un incidente gravissimo e inaccettabile su cui e' necessario fare piena luce e accertare eventuali carenze legate alla sicurezza". Quanto ai feriti, il terzo operaio rimasto appeso alla parete e recuperato subito dopo dai soccorritori, se la caverà con un mese di ospedale. Il direttore di cava, invece, colpito da infarto dopo l'accaduto, è ricoverato anch' egli in ospedale.

"Il nuovo, drammatico incidente rappresenta l'ulteriore conferma che la situazione sul fronte della sicurezza sul lavoro è diventata insostenibile. In quelle cave sono morti tre operai in pochi mesi, un bilancio che assegna al settore lapideo della provincia apuana il triste primato delle morti sul lavoro". Lo hanno dichiarato il segretario della Filca Cisl nazionale, Riccardo Gentile, e il segretario generale della Filca Toscana, Ottavio De Luca. "Evidentemente - aggiungono - c’è un problema sicurezza che è necessario affrontare subito e drasticamente. Le istituzioni dovrebbero prendere in seria considerazione la nostra idea, lanciata pochi mesi fa, di introdurre nel settore lapideo una sorta di "Patente a punti" per le imprese, simile a quella già proposta per l’edilizia. Lo scopo di questo strumento, nelle nostre intenzioni, è di premiare le realtà virtuose e di escludere dal mercato quelle nelle quali si verificano troppi infortuni".

"Qui guadagnano in pochi, muoiono in tanti, come in nessun altro distretto in Italia e subiamo la beffa di vedere i monti che calano con una velocità strabiliante". E' intervenuto anche il segretario della Cisl Toscana Nord Andrea Figaia. "I padroni delle cave scavano quanto vogliono - continua Figaia - il marmo viene caricato sulle navi a getto continuo e se ne va nel mondo, senza lasciare sul territorio nè lavoro nè benessere per la comunità, ma solo lutti. In questo contesto da far west la vita degli operai non riesce a competere con il capitale". "Nulla ha fatto la Regione Toscana - conclude Figaia - nonostante i primi di gennaio sia venuto il Governatore Rossi annunciando l’inizio di un percorso serrato con le parti sociali per entrare nel merito di questi problemi. Sono passati tre mesi, non abbiamo saputo nulla, ma ci sono altri due morti". Figaia ha poi lasciato il tavolo delle istituzioni da cui stava parlando per unirsi ai cavatori e ai cittadini in platea.

Approfondimento su Conquiste tabloid a partire dalle ore 19

 

( 15 aprile 2016 )

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