Sono oltre 8 milioni le ragazze e i ragazzi che a partire da oggi tornano fra i banchi nella scuola statale e paritaria. In particolare, le alunne e gli alunni che nel nuovo anno scolastico frequenteranno le scuole statali sono 7.757.849, per un totale di 370.697 classi: di questi, 948.900 frequenteranno la scuola dell'infanzia, 2.538.095 la scuola primaria, 1.637.535 la secondaria di primo grado e 2.633.319 quella di secondo grado.
Il ministero dell'Istruzione rende noto che il numero delle studentesse e degli studenti è in leggero calo: lo scorso anno erano 7.816.408. Il decremento più consistente si verifica in quattro regioni del sud: -13.915 in Campania, -12.141 in Sicilia, -10.106 in Puglia, -5.624 in Calabria. Sempre nella scuola statale sono 234.658 le alunne e gli alunni con disabilità: erano 224.509 un anno fa. Di questi, 19.571 frequenteranno la scuola dell'infanzia, 83.232 quella primaria, 65.905 la secondaria di primo grado, 65.950 quella di secondo grado. Nella secondaria di secondo grado il 47,5% delle ragazze e dei ragazzi frequenterà un indirizzo liceale, il 31,7% un indirizzo tecnico, il 20,8% un indirizzo professionale. I docenti, fra organico di diritto (quello stabile) e organico di fatto, quello adeguato alle esigenze espresse di anno in anno dalle scuole, soprattutto sul sostegno, sono oltre 800mila.
"All’inizio dell’anno scolastico gli studenti troveranno coperte tutte le cattedre: buona parte saranno insegnanti di ruolo mentre in caso di supplenze, questi docenti li accompagneranno per tutto l’anno". È l’impegno preso dalla ministra dell’Istruzione, Valeria Fedeli la quale ha replicato così alle critiche dei sindacati che nei giorni scorsi avevano denunciato come solo una parte delle assunzioni annunciate ad agosto sia stata completata e come, a causa anche di altri fattori, si sia reso necessario ricorrere ancora una volta alle supplenze. "Insieme agli uffici regionali e alle scuole - precisa il ministro - abbiamo lavorato da subito con un cronoprogramma che permettesse di garantire la copertura di tutte le cattedre: rispetto all’anno scorso ci sono molti più docenti a tempo indeterminato ma abbiamo ancora supplenti nel centro nord, dove si sono esaurite le graduatorie e per alcune materie serve indire a febbraio un nuovo concorso. Ecco perchè non siamo riusciti a coprire tutti i posti a tempo indeterminato ma le cattedre saranno tutte coperte".