L’11 settembre in tutta Italia si terrà la Marcia delle Donne e degli Uomini Scalzi per richiamare l’attenzione sul dramma dei migranti. Un’inizativa alla quale ha dato la proria adesione anche la Cisl. “Aderiamo alla marcia per dire anche noi basta alle stragi, no alle guerre, sì alla vita ed alla solidarietà nei confronti di quelle popolazioni che fuggono dalla guerra e dalla morte, cercando scampo via terra e via mare in Europa”. Lo sottolinea la stessa Annamaria Furlan, numero uno della confederazione di via Po in una nota. “Sarà anche l’occasione - prosegue Furlan - per ribadire una volta di più che la Comunità internazionale e l’ Europa non possono voltare lo sguardo dall’altra parte perché l’emergenza profughi ci riguarda da vicino e chiama in causa un sistema di riconoscimento dell’asilo che va rivisto e condiviso in tutta Europa. Per questo - conclude - torniamo a chiedere l’immediato superamento del Regolamento di Dublino, una revisione in chiave europea del sistema di accoglienza, strutturata per piccoli gruppi, sicura e rispettosa dei diritti umani dei profughi, anche mediante il coinvolgimento di tutti i Paesi del Mediterraneo".
Intanto, trapelano i primi dettagli del piano Ue e delle quote che verranno destinate ai vari Paesi da Bruxelles. Saranno 39.600 i richiedenti asilo che verranno ricollocati dall'Italia sui 160mila previsti dai due piani della Commissione Ue. Circa il 60% dei 120 mila rifugiati da ricollocare in base al nuovo e secondo piano - presenti in Italia, Grecia e Ungheria - a Germania (31.433), Francia (24.031) e Spagna (14.931).