Nel suo report, l'Istat propone le statistiche sulle acque con riferimento ai diversi aspetti legati al territorio e alla popolazione.
Restano elevate le perdite idriche nella rete di distribuzione nazionale. Nel 2020 operavano in Italia 2.391 gestori di servizi idrici, 161 in meno rispetto al 2018, ma la gestione è ancora fortemente frammentata. Lo rileva l'Istat nel le statistiche sull’acqua relative al 2020-2022. Il rapporto dell’Istat è stato reso noto in occasione della Giornata mondiale dell’Acqua che si celebra oggi.
Nel 2020 sono stati erogati ogni giorno per gli usi autorizzati 215 litri di acqua potabile per abitante nelle reti comunali di distribuzione. Nel 2021 sono state adottate misure di razionamento dell'acqua in 15 comuni capoluogo di provincia/città metropolitana (erano 11 nel 2020), due anche nel Centro-Nord. Nel 2020, 6,7 milioni di residenti non erano allacciati alla rete fognaria pubblica.
Le carenze nella distribuzione idrica portano alla perdita di risorse necessarie al fabbisogno di 43 milioni di persone. Aggiunge l’Istat: sebbene le perdite abbiano un andamento molto variabile, le differenze territoriali e infrastrutturali ripropongono la consolidata geografia di un gradiente Nord-Sud, con le situazioni più critiche concentrate nelle aree del Centro e Mezzogiorno, ricadenti nei distretti idrografici della fascia appenninica e insulare. I valori più alti si rilevano, nel 2020, nei distretti Sicilia (52,5%) e Sardegna (51,3%), seguiti dai distretti Appennino meridionale (48,7%) e Appennino centrale (47,3%). Nel distretto del Fiume Po l'indicatore raggiunge, invece, il valore minimo, pari al 31,8% del volume immesso in rete.
Nel 2022 quasi il 70% delle persone di almeno 14 anni hanno dichiarato di prestare attenzione a non sprecare l'acqua, a conferma della crescente consapevolezza della necessità di una corretta gestione delle risorse naturali. Inoltre, in tanti si sono dichiarati preoccupati per l’inquinamento delle acque e per il dissesto idrogeologico.
La preoccupazione per i cambiamenti climatici aumenta e torna ai livelli del 2019. Gli effetti dei cambiamenti climatici e/o dell'effetto serra rientrano tra i cinque problemi ambientali che preoccupano di più le persone con almeno 14 anni
Resta intanto in primo piano sul tavolo del Governo anche il tema della siccità. Dopo la cabina di regia crisi idrica convocata ieri pomeriggio, è atteso nel prossimo Consiglio dei ministri anche il decreto per affrontare l'emergenza: un provvedimento con semplificazioni e deroghe per accelerare le opere, per le quali ci sono risorse già stanziate per quasi 8 miliardi.
Nel suo intervento in aula al Senato, la premier Meloni ha affrontato il tema ricordando che per affrontare l'emergenza siccità ”il Governo sta lavorando per istituire una cabina di regia con tutti i ministeri per definire un piano idrico nazionale d'intesa con le regioni e gli enti locali. Si valuta anche la nomina di un commissario straordinario che abbia poteri che vadano oltre la cabina di regia”.
Giampiero Guadagni