Nella premessa alla Relazione la premier Meloni parla di ”conferma dell primato europeo dell'Italia nella sua realizzazione, per numero di obiettivi conseguiti, per risorse complessive ricevute e per numero di richieste di pagamento formalizzate e incassate”. Scrive ancor Meloni: ”Il Governo, le Amministrazioni titolari, le Prefetture e tutti i soggetti attuatori continueranno a lavorare, con costanza e determinazione, per portare a compimento tutti gli investimenti e le riforme.Lo faremo con lo stesso rigore, la stessa passione e lo stesso spirito di abnegazione che ci hanno permesso di diventare un modello in Europa nell'attuazione del Pnrr. Abbiamo ancora molto lavoro da fare, ma i risultati raggiunti finora ci rendono orgogliosi e ci spronano a fare sempre meglio. Nell'interesse dell'Italia e degli italiani”.
Le opposizioni hanno chiesto al Governo, e in particolare alla premier Meloni, una informativa sullo stato di avanzamento del Pnrr, alla luce delle indiscrezioni secondo le quali il ministro dell’Economia Giorgetti avrebbe intenzione di chiedere alla Ue una proroga di un anno per la realizzazione di 19 progetti del Pnrr. Il sottosegretario all'Economia Freni ha risposto subito che l’informativa ci sarà la prossima settimana, quando cioè verrà trasmessa in Parlamento la relazione semestrale.
Sul Pnrr interviene nuovamente ls Corte dei Conti: ”Il raggiungimento degli obiettivi qualitativi e quantitativi, stabiliti a livello nazionale e concordati a livello europeo, è in linea con le previsioni, mentre permangono alcune criticità che richiedono attenzione costante e interventi mirati, soprattutto in vista della scadenza del Piano fissata a giugno 2026”. Sul fronte finanziario ”i dati della piattaforma ReGiS mostrano un rinvio di spese programmate per il biennio 2023-2024 pari a circa 2,4 miliardi di euro, con un conseguente incremento della spesa di 1,2 miliardi nel 2025 e 680 milioni nel 2026. La carenza di personale negli uffici di rendicontazione e controllo ha prodotto un rallentamento sulle verifiche di spesa. Il mancato regolare aggiornamento dei dati sulla piattaforma ReGiS da parte di alcune amministrazioni coinvolte causa di frequenti disallineamenti tra dati interni e ufficiali rappresenta, inoltre, un elemento di criticità, soprattutto alla luce della recente normativa, che rafforza le responsabilità nella gestione degli obiettivi Pnrr”. Nel documento dei magistrati contabili si evidenziano anche i progressi raggiunti per le Missioni 1 (digitalizzazione), 2 (transizione ecologica) e 3 (infrastrutture e mobilità), con livelli di spesa tra il 37% e il 40% delle risorse assegnate (esclusi i crediti d'imposta). Minore il progresso legato, invece, alle Missioni 4 (istruzione), 5 (inclusione e coesione) e 6 (salute), che registrano un avanzamento della spesa pari, rispettivamente, al 25%, 14% e 27% dei finanziamenti destinati”.
Giampiero Guadagni