L’accordo sugli incentivi all’esodo volontario per i lavoratori Whirpool diventa realtà. Ieri al Mise azienda e sindacati hanno trovato la quadra per quanto concerne la quota degli incentivi che saranno messi sul tavolo da qui fino al prossimo biennio a disposizione dei lavoratori che volontariamente sceglieranno di andarsene.
L’incentivo più alto è previsto per i lavoratori che opteranno l’uscita volontaria dall’azienda entro il 30 giugno prossimo e sarà pari a 85 mila euro per gli operai e a 24 mensilità nette per gli impiegati, con un minimo di 85 mila euro garantito. Per chi manifesterà la volontà dopo giugno ma entro il 31 dicembre 2019, l’incentivo sarà pari a 50 mila euro per gli operai o 18 mensilità nette per gli impiegati, con un minimo di 50 mila euro garantito. Per chi, infine, sceglierà di uscire nel 2020, fino a dicembre dello stesso anno, l’incentivo ammonterà a 40 mila euro per gli operai o a 14 mensilità nette per gli impiegati, con un minimo garantito pari a 40 mila euro. Per chi riuscirà ad agganciare la pensione entro il periodo di godimento degli ammortizzatori sociali, l’uscita sarà incentivata con un’integrazione alla Naspi.
“Quanto deciso al Mise - afferma la segretaria nazionale Fim Alessandra Damiani - è in linea con quanto previsto dal piano sociale siglato lo scorso ottobre. Lunedì al Mise è stato sottoscritto l’accordo relativo agli incentivi all’esodo per tutti i siti su cui sussistono potenziali esuberi”.
Durante l’incontro è stato fatto anche il punto sullo stato attuale dei progetti di reindustrializzazione. A Fabriano il sito di Albacina è stato rilevato da Ariston Thermo Group, che ha assunto 45 persone ed entro marzo prossimo prenderà le ultime quattro. Per il sito di Teverola (Caserta) c’è invece un possibile investitore che sarebbe intenzionato a sviluppare un nuovo business nell’automotive.
Si tratta della società HT&L Fitting Italia srl che è presente a Grugliasco e a Melfi dove realizza l’assemblaggio di cerchioni con pneumatici per Fca. Il progetto prevederebbe (il condizionale è d’obbligo in questi casi) un investimento di massimo 2 milioni di euro con 50 addetti coinvolti a regime nel 2020 sempre nella filiera di produzione dell’auto. “Si tratta - conclude Damiani - di un progetto interessante che può rappresentare un’occasione utile a riassorbire parte degli attuali esuberi di Whirlpool a Caserta”.