Vigili del Fuoco in agitazione. A proclamare l’iniziativa di mobilitazione i sindacati nazionali di categoria Fp Cgil Vvf, Fns Cisl, Uilpa Vvf. In una lettera inviata al Presidente Conte e al ministro Salvini oltre che al Capo Dipartimento dei Vigili del fuoco, Mulas e al Capo del Corpo, Dattilo, i sindacati spiegano che alla base della mobilitazione ci sono le tante attese e le mancate risposte alle richieste sindacali per una maggiore valorizzazione del servizio e dei lavoratori.
“Il personale del Corpo - è scritto nella lettera firmata dai segretari delle tre categorie Giulianella, Mannone, Lupo - soffre un pesante disagio per la situazione in cui versa complessivamente il servizio”.
Il testo normativo, che alcuni esponenti del Governo avevano promesso di prossima emanazione e che dovrebbe prevedere un impegno finanziario utile a migliorare le condizioni stipendiali e previdenziali dei Vigili del fuoco e renderle analoghe a quelle del personale appartenente agli altri Corpi dello Stato, non risulta ancora definitivamente elaborato.
“Le somme stanziate finora - continuano i sindacati - sono nettamente insufficienti a garantite un percorso di valorizzazione stipendiale delle specializzazioni del Corpo (aereonaviganti, nautici, sommozzatori)”.
Inoltre, anche le somme stanziate per il rinnovo del contratto 2019-2021 risultano insufficienti, come per tutti i dipendenti pubblici, e si richiedono ulteriori risorse finanziarie al fine di consentire l’apertura del tavolo contrattuale presso il ministero della Funzione Pubblica.
“A tutt’oggi - scrivono i sindacalisti - sono rimaste inascoltate le continue denunce sindacali, nazionali e territoriali, per un intervento finanziario straordinario che consenta, in tempi brevi, il rinnovo complessivo del parco mezzi del Corpo che non permette talvolta, nemmeno di effettuare l’ordinario servizio di soccorso alla popolazione, nonostante l’impegno straordinario del personale che si dedica quotidianamente alla manutenzione degli stessi. Sono rimaste inascoltate anche le continue richieste formulate all’Amministrazione presso il Governo, finalizzate a recuperare le risorse economiche necessarie per il rilancio della formazione professionale del personale”.
I sindacati sottolineano anche che il personale in servizio nel Corpo, mediamente, ha un’età anagrafica di 47 anni e che l’attività svolta è altamente usurante e chiedono al Governo di intervenire anche su questo fronte con delle nuove norme che consentano maggiori tutele della salute e della sicurezza dei Vigili del fuoco.