Oltre 70 milioni in quattro anni. È la cifra messa a disposizione dalla società Versalis (gruppo Eni) per il sito chimico di Mantova. L’azienda ha confermato ai sindacati la realizzazione di un impianto pilota con tecnologie all’avanguardia per la produzione di materiale plastico per le gomme, oltre ad una serie di investimenti nei settori sicurezza e ambiente.
“Si tratta di un’operazione positiva - ci spiega Diego Volpi, segretario generale Femca Asse del Po - in quanto l’azienda si è impegnata in investimenti importanti che speriamo si traducano anche in nuova occupazione”. Il sito attualmente occupa circa mille dipendenti e altrettanti nell’indotto. “La situazione, rispetto al 2012 - continua il sindacalista - è in continua evoluzione e speriamo che, nel tempo, questo piano abbia effetti apprezzabili”.
La notizia dei nuovi investimenti è stata data ai sindacati in un incontro a livello nazionale dall’amministratore di Versalis Italia Daniele Ferrari e dal vicepresidente esecutivo Eni Davide Calabrò, i quali hanno confermato il piano quadriennale (2015-2018) di investimenti pari a 1,2 miliardi di euro per tutto il gruppo di cui il 60% dedicati a nuove iniziative di espansione e potenziamento della piattaforma produttiva.
Oltre al sito di Mantova, infatti, altri 200 milioni dovrebbero essere destinati alla realizzazione di un nuovo impianto a Ferrara per la produzione di elastomeri. Il sito di Priolo dovrebbe beneficiare di due nuovi impianti per resine tachifiers e interventi sul fronte della logistica, mentre per Porto Marghera, si prospetta la riconversione del petrolchimico nella produzione di biocarburanti e chimica verde.
“Il piano presentato - afferma Sergio Gigli, segretario generale Femca - conferma le linee strategiche e gli orientamenti di spesa complessiva, destinando il 64% delle risorse su nuove iniziative industriali e il 36% per il mantenimento degli impianti, e nei diversi business in particolare nella chimica verde a cui sono destinati il 23% degli investimenti. Tutto questo - continua Gigli - è il risultato dei tantissimi sforzi che hanno messo in atto i lavoratori e i sindacati per ammodernare e trasformare la chimica”.
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