"Lo sciopero è un diritto fondamentale dei lavoratori, fissato dall’articolo 28 della Carta dei diritti fondamentali" dell’Ue, ma "gli accordi e i limiti concreti all’esercizio del diritto di sciopero rientrano tuttavia nel diritto e pratiche nazionali". Così il portavoce della Commissione Ue in merito alla lettera inviata da Ryanair ai piloti in Italia. "Quando adottano misure nazionali, gli stati membri dell’Ue devono rispettare le convenzioni internazionali ratificate come quelle fondamentali dell’Ilo", ha aggiunto il portavoce, ricordando che "la Commissione Ue da parte sua è pienamente impegnata a promuovere il dialogo sociale a tutti i livelli, come riflesso nel Pilastro europeo dei diritti sociali".
Ai dipendenti di Ryanair, anche se società di diritto irlandese, si applica infatti la legislazione del "Paese in cui cui svolgono abitualmente il loro lavoro", in base a quanto ha stabilito la Corte di giustizia Ue lo scorso settembre. Questo, ha sottolineato la Commissione Ue, "permetterà ai lavoratori di risolvere le dispute con il loro datore di lavoro nei tribunali a loro più vicini". Per i piloti con base in Italia, seguendo questo principio, vale quindi la legislazione del lavoro italiana per cui sono competenti i giudici italiani. La Corte Ue aveva infatti respinto il legame con la nazionalità della compagnia aeree portato avanti invece dalla difesa di Ryanair. Non ci sono regolamenti Ue in materia di trasporti, invece, che siano di applicazione nel caso dei rapporti tra lavoratori e azienda, anche se tra le buone pratiche sulla gestione del traffico aereo presentate dalla Commissione Ue lo scorso giugno veniva sottolineata l’importanza del dialogo sociale.
"Questa della Ryanair e' una mentalita' padronale. In Italia un discorso del genere non lo avrebbe mai fatto neanche l'imprenditore piu' retrivo. Minacciare e intimidire i lavoratori e' assolutamente una condotta antisindacale". Lo ha detto il presidente dell'Authorità di garanzia per gli scioperi, Giuseppe Santoro Passarelli, commentando la lettera di Ryanair ai piloti italiani con la raccomandazione di non aderire allo sciopero di domani per non andare incontro a sanzioni. "Il problema e' serio - ha proseguito Passarelli - Le espressioni dell'amministratore delegato della Ryanair sono contro lo spirito e la lettera della nostra Costituzione che garantisce il diritto di sciopero. Intimidire i lavoratori che proclamano lo sciopero si presta ad un duplice critica. Qualora ci fosse lo sciopero e scattassero i provvedimenti annunciati dalla Ryanair i sindacati potranno far valere l'articolo 28 che sancisce la condotta antisindacale. La commissione di garanzia che ho l'onore di presiedere sta monitorando attentamente la situazione perche' anche noi possiamo fare la nostra parte attraverso accertamenti. E qualora venissero riscontrate le sanzioni della Ryanair, che sicuramente aggravano il conflitto, potremmo intervenire sanzionando il datore di lavoro con sanzioni economiche che vanno da 5 mila a 50 mila euro raddoppiabili. Ognuno deve fare la propria parte". "Quello della Ryanair ha il sapore di un discorso - ha sottolineato Passarelli - che si poteva fare ai primi del Novecento cioe' un secolo fa. Purtroppo queste persone non hanno dimestichezza con la legge italiana. In Italia la Costituzione sancisce il diritto di sciopero come diritto costituzionale ma anche la legge 146 che riguarda lo sciopero nei servizi pubblici essenziali e' una legge estremamente moderna e di civilizzazione del conflitto. I sindacati dei piloti che hanno proclamato lo sciopero hanno dovuto, infatti, osservare determinate procedure: hanno dovuto dare il preavviso, indicare i motivi e la durata. E poi hanno proclamato lo sciopero il 15 dicembre cioe' domani proprio perche' da noi inizia il periodo della franchigia cioe' il periodo in cui non si puo' fare lo sciopero. Mentre sia in Irlanda che in Germania gli stessi piloti della Ryanair lo hanno proclamato il 20 dicembre e da noi il 20 non e' possibile fare lo sciopero. Questa e' una legge che tutela sia i diritti dei lavoratori sia quelli degli utenti". "Queste benedette compagnie straniere - ha concluso Passarelli - si avvalgono da un lato di tanti benefici pero' poi non vogliono osservare alcun costo e neanche l'osservanza della legge. Queste dichiarazioni sono proprio contro lo spirito e la lettera della nostra Costituzione".
"È inaccettabile l'atteggiamento di Ryanair, la compagnia si deve rendere conto che ci sono dei diritti dei lavoratori, e tra questi il diritto di sciopero. Per noi assolutamente necessari in un Paese che mette al centro il valore sociale del lavoro". Cosi' la segretaria generale della Cisl, Anna Maria Furlan, oggi a Cagliari per presiedere il consiglio generale della Cisl sarda per l'elezione del nuovo segretario regionale. "Ryanair quindi se ne faccia una ragione - ribadisce Furlan - rispetti le leggi italiane, i lavoratori e torni velocemente sui suoi passi".
E il caso Ryanair, con il braccio di ferro tra piloti e azienda sui diritti di associazione e la minaccia di troncare gli aumenti salariali previsti, arriva a ridosso di quello che sarà un venerdì nero per il trasporto aereo. In contemporanea, infatti, oltre al blocco dei voli della compagnia irlandese in partenza dall'Italia tra le 13 e le 17, incroceranno le braccia i dipendenti di cabina Alitalia, quelli della low cost Vueling e i controllori di volo dell'Enav per un mix di proteste che potrebbe causare effetti devastanti sul traffico nei cieli anche nel resto d'Europa.
Lo sciopero nel comparto aereo, aeroportuale e indotto degli aeroporti, durerà in pratica tutta la giornata: i dipendenti Enav dalle ore 13 alle 17; i lavoratori del gruppo Alitalia l'intera giornata mentre quelli di cabina Ryanair dalle 13 alle 17; il personale navigante di Vueling (Iag) si fermerà dalle 10 alle 14. L'Enac, Ente per l'aviazione civile, avvisa che "saranno garantiti tutti i voli, inclusi i voli charter, schedulati in partenza nelle fasce orarie 7.00/10.00 e 18.00/21.00 oltre a tutti i voli charter da/per le isole regolarmente autorizzati o notificati anteriormente alla data di proclamazione dello sciopero". Le compagnie hanno già allertato i passeggeri sui disagi e eventuali cambi di orario per i voli previsti durante le proteste.