Il trasporto pubblico locale va sostenuto e non demolito. Per questo i sindacati dei trasporti hanno deciso di attuare un presidio oggi, dalle 10.30 alle 13.30, davanti al ministero dei Trasporti.
"Il sistema del trasporto pubblico locale deve essere adeguato alle esigenze di mobilità del Paese - spiega Salvatore Pellecchia, segretario generale della Fit-Cisl - questo è possibile solo se si investe in mezzi efficienti, non inquinanti, se vengono garantiti i livelli occupazionali necessari e il relativo turnover e, soprattutto, mantenendo in maniera strutturale i necessari finanziamenti. I continui tagli alle risorse economiche, che il tpl sta subendo da diversi anni, e che tra l’altro contraddicono le dichiarazioni del Governo di valorizzare il trasporto pendolare, non sembrano andare in questa direzione. Non abbiamo, peraltro, ancora conferme sul ripristino dei 300 milioni di euro al Fondo nazionale trasporti e dei 50 milioni di euro destinati alla copertura degli oneri di malattia che, in funzione di recenti provvedimenti, saranno progressivamente eliminati".
"I lavoratori di questo settore - aggiunge Eliseo Grasso, coordinatore nazionale Fit per il tpl - che rappresenta un servizio pubblico essenziale, hanno il contratto di lavoro scaduto da oltre un anno. Per questo motivo è necessario aprire al più presto il tavolo di confronto sul rinnovo contrattuale della mobilità. Inoltre, con cadenza quasi giornaliera, assistiamo ad aggressioni al personale che svolge il proprio lavoro. Non è più rinviabile un confronto atto ad individuare investimenti e strumenti utili alla sicurezza dei lavoratori".
"Nel tempo si sono accumulate numerose criticità nel settore - conclude Salvatore Pellecchia: non ci interessa individuare responsabilità, ma ci interessano molto le soluzioni. Non è più possibile rimandare un confronto che ci auguriamo possa avviarsi a partire dal presidio di domani".