Il Fondo straordinario per il trasporto aereo, inserito nel cosiddetto "decretone", che contiene le misure sul reddito di cittadinanza e Quota 100, è un provvedimento "totalmente insufficiente" a soddisfare le esigenze del settore aereo e dell'Alitalia. Lo affermano unitariamente Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti e Ugl Trasporto Aereo, spiegando come "sia stato sancito che le somme derivanti dall'addizionale comunale sui diritti d'imbarco vengano destinate alle casse dell'Inps e, solamente per il 2019, metà delle stesse vengano fatte confluire nel Fondo mentre a partire dal 2020 il Fondo sarà completamente privo di finanziamenti".
Il provvedimento, sottolineano le organizzazioni sindacali, "può avere conseguenze drammatiche in caso di aumento della richiesta di ammortizzatori per nuove crisi come la vertenza Alitalia, che attualmente ha circa 1.500 lavoratori in Cigs che si aggiungono agli oltre 12.500 addetti del settore che usufruiscono dell'intervento del Fondo".
I sindacati chiedono dunque di avviare "subito con i responsabili del ministero del Lavoro, che conoscono bene la questione, un confronto affinchè venga emesso un provvedimento correttivo che permetta di far sì che il Fondo sia finanziato e alimentato in maniera strutturale e possa continuare a esercitare le proprie funzioni anche eventualmente con modalità differenti e in misura diversa, a sostegno dei
lavoratori e delle aziende del settore".
Sulla vicenda Alitalia, intanto, "l'indagine per aiuti di Stato è ancora aperta". Lo ha detto ieri a Bruxelles la commissaria europea alla Concorrenza, Margrethe Vestager, rispondendo a una domanda durante la conferenza stampa. "Come sapete - ha aggiunto la commissaria - il pagamento del prestito ponte è stato prorogato, può svilupparsi come una doppia operazione", ovvero "una valutazione di aiuti di Stato e fusione, ma tutto questo resta da vedere".
Articolo integrale domani su Conquiste tabloid