Sciopero dei dipendenti della Tnt contro la procedura di licenziamento annunciata dall’azienda nei confronti di 239 dipendenti dichiarati in esubero sui circa 2.200 totali.
Secondo i sindacati dei trasporti “l’unico obiettivo perseguito da TNT rimane quello della riduzione del costo del lavoro attraverso il licenziamento dei lavoratori, senza aprire un reale e stringente confronto sulla strategia aziendale e senza un credibile piano di rilancio delle attività, ancora più necessario al fine di garantire le lavoratrici ed i lavoratori nell’ambito della possibile acquisizione di FEDEX”.
Per questo dalla mezzanotte di oggi è in corso un presidio dei lavoratori dell’azienda davanti alla filiale dell’autoporto Pescarito, in strada San Giorgio a Settimo Torinese. In Piemonte gli esuberi sono 70: 12 nella filiale di Settimo su 48 dipendenti, gli altri a Orbassano, Biella, Asti e Cuneo.
Altri presidi sono in corso a Calenzano, in provincia di Firenze, in via via Pratignone 69, dove i sindacati hanno anche organizzato un incontro con la stampa; a Padova, in via Inghilterra; in Emilia Romagna, negli hub di Bologna e Piacenza. e a Catania, davanti alla sede dell’azienda nella zona industriale della città.
Filt, Fit e Uilt auspicano che dopo la protesta si possa tornare al tavolo di confronto, “fermo restando il ritiro della procedura, anche attraverso iniziative di maggiore flessibilità degli orari di lavoro e di efficientamento delle aree produttive, prevedendo tutti gli opportuni strumenti di salvaguardia dell’occupazione, quali la solidarietà, ammortizzatori sociali, strumenti di ricollocazione produttiva ed incentivi alla pensione”.
(Approfondimento domani su conquiste Tabloid)