Lo scorporo della rete Tim potrebbe causare circa 20mila esuberi. Lo affermano i sindacati, che hanno organizzato un presidio sotto al ministero dello Sviluppo economico. Il gruppo Tim - hanno spiegato - occupa oggi 49.300 persone in Italia, a cui si aggiungono circa 50mila addetti dell'indotto. Numeri importanti, hanno fatto notare i segretari nazionali di Slc-Cgil, Fistel-Cisl, Uilcom-Uil e Ugl telecomunicazioni, "che non possono essere affidati a indiscrezioni di stampa". Per questo i sindacati continuano a chiedere un incontro con il governo. Oggi doveva tenersi un tavolo con il ministro al lavoro e lo Sviluppo economico, Luigi Di Maio, che è saltato per impegni del vicepremier. Secondo i sindacati, l'ipotesi di spezzatino è "scellerata" e i lavoratori "non possono continuare a vivere nell'incertezza".
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