E’ stato di agitazione per i lavoratori del settore tessile e dell’abbigliamento. La decisione è stata presa dalle segreterie nazionali di Filctem Cgil, Femca Cisl, Uiltec Uil e dalla delegazione trattante del contratto tessile e abbigliamento e del contratto calzaturiero a fronte dell’indisponibilità confermata nel corso dell’incontro di oggi con la controparte Smi a rivedere la posizione sul modello contrattuale.
I sindacati ritengono infatti impercorribile una soluzione contrattuale che preveda una definizione ex post del salario, tanto più che la categoria ha già rinnovato il contratto nazionale per oltre 400.000 lavoratori/lavoratrici dei settori Manifatturiero associati a Confindustria, alcuni dei quali appartenenti al comparto Moda con una previsione ex ante degli incrementi sui minimi salariali.
Da qui la proclamazione dello stato di agitazione con conseguente blocco degli straordinari e delle flessibilità per i lavoratori e lavoratrici del settore Tessile e Abbigliamento a partire da domani.
Confermata la plenaria per il 20 ottobre a Milano presso la sede di Smi, al termine della quale la delegazione trattante assumerà le eventuali iniziative finalizzate allo sblocco della trattativa. Per quanto riguarda il contratto Calzaturiero, invece, resta confermata la ristretta del prossimo 11 ottobre.