Ancora in alto mare la vertenza dei lavoratori del call center Teleperformance, che nel capoluogo ionico occupa 2mila operatori e risulta la seconda realtà occupazionale del territorio dopo l’Ilva. "Teleperformance ha appena comunicato la convocazione per oggi, alle 15, con cui l’azienda apre la procedura di trasferimento d’azienda e societarizzazione - fanno sapere i sindacati. Da questo momento su Taranto sono interrotte tutte le relazioni industriali ed apertura dello stato di agitazione immediato". L’azienda aveva già paventato l’intenzione di procedere alla societarizzazione, ovvero alla possibilità di mettere sul mercato le sedi di Taranto e Roma. Per scongiurare questa ipotesi era stata proposta la riduzione del monte ore da 33 a 20 settimanali. Ipotesi respinta sin da subito dai sindacati, che dicono no anche al demansionamento. I sindacati chiedono ai lavoratori di "non firmare alcuna diminuzione oraria". Nelle ultime ore si è svolto un incontro a Palazzo di Città tra il sindaco Ippazio Stefano, le organizzazioni sindacali e i parlamentari jonici in cui è stato definito un percorso comune sulla vertenza Teleperformance alla luce della scadenza dell’accordo sindacale del 2013. I sindacati hanno "sottolineato come, oltre alla deficitaria gestione aziendale,la crisi nasca dalla giungla legislativa sul tema degli appalti e della delocalizzazione (mancato rispetto dell’articolo 24 bis della legge n.83 del 2012).