Anche l’ultimo tentativo non è servito a sbloccare la vertenza. La proposta presentata dal ministero dei trasporti, con una regolamentazione su ncc e auto bianche, non è bastata. E anche la ripresa di un confronto dopo la conferma dello sciopero è durata pochi minuti. Nessuno spiraglio. I rappresentanti dei tassisti hanno lasciato ieri sera il ministero dei trasporti e oggi incrociano le braccia dalle 8 alle 22 in modo piuttosto compatto, anche se qualche sigla, come Uritaxi e gli aderenti a Legacoop, ha ribadito che non sciopererà. "Prendiamo atto della buona volontà del governo di ripristinare il rispetto delle regole nel settore contrastando l’abusivismo - hanno spiegato i sindacati dopo aver ricevuto la proposta dal viceministro ai trasporti Riccardo Nencini - ma non ci sono le garanzie per dare tranquillità alla categoria".
"Valutiamo positivamente lo sforzo dei due ministeri che ha prodotto lo schema di decreto interministeriale che dovrebbe regolare il settore nell'attesa della legge delega. Ma le mancate garanzie politiche da noi richieste in merito alla legge delega ci costringono a mantenere il fermo nazionale, che deve essere di supporto al confronto. Quanto allo sciopero, Chiediamo ai lavoratori il rispetto rigoroso delle fasce di garanzia e dei servizi minimi essenziali", così dichiara Eliseo Grasso, Coordinatore nazionale Fit-Cisl per i taxi.
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