Raggiunta l’ipotesi di accordo che porta una soluzione positiva alla vertenza Sirti e scongiura i licenziamenti annunciati dall’azienda. Ci sono voluti ben 75 giorni di trattativa e di lotte sindacali ma il risultato è arrivato. “L’intesa - afferma Marco Giglio coordinatore nazionale Fim Gruppo Sirti - toglie dal tavolo gli 833 licenziamenti unilaterali che verranno gestiti con un piano sociale nel corso del triennio 2019 -2021”.
“L’ipotesi- spiega il sindacalista - prevede fino a 197 uscite incentivate per accompagnamento alla pensione, riconversione di una parte di lavoratori nelle altre Business Unit non coinvolte nei licenziamenti e l’applicazione del contratto di solidarietà che interesserà 2507 lavoratori su 2720 della divisione Telco”.
Inoltre - sottolineano i coordinatori nazionali Sirti Fim Fiom Uilm Marco Giglio, Pietro Locatelli e Michele Paliani in un comunicato congiunto - è previsto l’avvio di un tavolo di confronto sul tema della competitività aziendale, con l’obiettivo di far rientrare parte delle attività ora affidate ai sub-appalti. L’intero impianto prevede momenti di verifica sui diversi aspetti, tanto a livello nazionale quanto nei territori da parte delle Rsu.
“Pur con un sensibile sacrificio richiesto ai lavoratori Telco, maggiormente impattati dalla percentuale di riduzione del contratto di solidarietà, l’intesa raggiunta - affermano i sindacati - coglie l’obiettivo dichiarato di azzerare gli esuberi e impegna l’azienda ad un confronto permanente sul tema della produttività e del lavoro in sub-appalto”.
Ora la parola passa ai lavoratori che voteranno l’accordo attraverso il percorso referendario dei prossimi giorni.
L’azienda confida nel positivo esito della consultazione che si terrà entro il 14 maggio.
“Si tratta di una tappa importante - afferma la società - per consentire a Sirti la prosecuzione del proprio piano strategico, che prevede lo sviluppo di un business diversificato nelle quattro business-unit, la trasformazione competitiva dell’azienda in linea con le sfide poste dal mercato e l’evoluzione di un portafoglio di offerta sempre più innovativo”.