Mentre l’azienda cinese di Brunello Cucinelli ha riaperto i battenti l’altro ieri, l’Italia è alle prese con i giorni più cruciali dell’emergenza coronavirus.
Continuano in tantissime fabbriche, su tutto il territorio nazionale, i confronti tra sindacati e direzioni aziendali, gli scioperi e le fermate della produzione per garantire la piena applicazione del Protocollo sottoscritto da Confindustria e Cgil, Cisl e Uil a salvaguardia della salute e della sicurezza dei lavoratori.
In Lombardia e Veneto, ma anche in Liguria, Piemonte, Toscana, Umbria, Lazio, Campania e Puglia sono stati sottoscritti accordi che prevedono o l’apertura delle procedure di cassa integrazione per la sospensione delle attività produttive o l’utilizzo di ferie arretrate o di altri istituti che rimandano ai contratti collettivi di lavoro. Il tutto per tutelare la salute dei lavoratori in un momento difficilissimo per il nostro Paese.
In moltissime aziende invece sono tuttora in corso incontri per la sottoscrizione di accordi. I sindacati puntano sia alla sanificazione degli ambienti di lavoro che a garantire le misure di sicurezza tra i lavoratori.
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