Presidi unitari davanti alle prefetture in tutta Italia oggi per chiedere l’apertura di una trattativa che, in vista della pubblicazione del bando di concorso a cattedre, affronti il tema della soluzione del precariato nella scuola. L’iniziativa è stata promossa dai sindacati della scuola. I presidi hanno visto la partecipazione di migliaia di precari, che dai palchi e dalle piazze, sotto le bandiere dei sindacati, delle associazioni, sotto gli striscioni variopinti, hanno richiesto a gran voce di poter continuare a lavorare per la scuola pubblica. Le loro storie, le loro speranze, le loro delusioni sono state al centro di questa giornata di mobilitazione. Sono stati coinvolti i prefetti perchè nella loro funzione si facciano garanti delle richieste sindacali. Il concorso di cui è atteso il bando rischia di essere per molti, tra i precari, "il canto del cigno".
Per questo le sigle sindacali che hanno promosso l’iniziativa chiedono l’apertura di una trattativa sulle modalità e sui tempi di espletamento del bando e la necessità che contemporaneamente si definisca un piano pluriennale di stabilizzazioni. Si deve fare in modo di garantire il futuro del proprio lavoro a coloro che da anni lo portano avanti con professionalità e competenza e ai docenti della scuola dell’infanzia esclusi dall’assunzione nella fase del potenziamento. Non si crea occupazione creando disoccupazione. La Cisl Scuola insieme Flc Cgil, Uil Scuola, Snals e Gilda, spera che dopo la protesta si apra un confronto vero con il Governo che permetta alle parti di condividere il cammino verso il bando per il concorso con tempi distesi e modalità di svolgimento credibili e con una definizione degli organici veritiera e funzionale ai reali bisogni delle scuole.