Sciopero di un’ora stamattina nei tre siti abruzzesi della Brioni Roman Style organizzato dai sindacati di categoria di Cgil Cisl e Uil.
I lavoratori criticano la politica aziendale per la mancanza di chiarezza sul futuro. “Lo sciopero è un segnale forte - spiega Leonardo D’Addazio della Femca Cisl - con una adesione intorno al 70%. Con questo vogliamo dire all’azienda di essere pronti a riaprire le trattative sia sulla flessibilità che sull’integrativo anche perché l’azienda non può permettersi di toccare gli stipendi dei lavoratori già in difficoltà per la riduzione dell’orario a 32 ore”.
L’integrativo è una grossa fetta economica per i dipendenti perché si tratta di incentivi, premio di produzione, buoni e rimborsi per asili nido, “ci sono anche buoni acquisti per 250 euro nel periodo di Natale - continua D’Addazio - quindi una grossa fetta di welfare. Per questo crediamo che l’azienda debba tornare al tavolo delle trattative”. I sindacati hanno già chiesto l’incontro e sono in attesa di risposta.
“Vogliamo riprendere le trattative - conclude D’Addazio - perché bisogna fermare questo gioco al massacro e tornare a lavorare per trovare nuove e corrette relazioni sindacali”.
I lavoratori chiedono certezze sul futuro dei siti e dei 1.021 posti di lavoro, e aspettano risposte sulle strategie di kering del marchio Brioni che oggi risulta perdente sotto tutti i punti di vista e sui siti produttivi Roman Style.