Dopo circa 30 mesi Arcelor Mittal (oggi Acciaierie d’Italia) non ha ancora provveduto a firmare il contratto per l’acquisizione della società Sanac in amministrazione straordinaria. Lo denunciano i sindacati di categoria Filctem Cgil, Femca Cisl, Uiltec Uil, in una lettera inviata al premier Mario Draghi, ai ministri dello Sviluppo Economico, Giancarlo Giorgetti, e dell’Economia, Daniele Franco, e ai vertici di Invitalia.
“Dal giugno scorso Arcelor Mittal non invia più ordini di materiale refrattario - fanno sapere i sindacati -. Una situazione grave e inaccettabile, che mette a rischio il futuro dei 335 lavoratori dell’azienda, che tra l’altro sta avendo buoni risultati dal punto di vista produttivo”.
Sanac è la principale fornitrice di materiale refrattario per l’acciaieria ex Ilva. “Ora - spiegano - è in amministrazione straordinaria ed è gestita dai commissari. Nel marzo del 2019 è stata aggiudicata ad ArcelorMittal a seguito di gara pubblica e decreto del Mise, ma ad oggi Acciaierie d’Italia ha sempre chiesto di prorogare la firma del contratto senza mai arrivare alla definizione dello stesso. Il 30 settembre scadrà il termine ultimo per l’acquisizione della società, cosa che riteniamo oramai inevitabile visto che sono passati 30 mesi dall’aggiudicazione della gara, con continui rinvii che hanno determinato una serie di conseguenti proroghe della fideiussione bancaria”. A questo si aggiunge il fatto che da diversi mesi Sanac non riceve più ordini di materiale refrattario da parte di Acciaierie D’Italia, che rappresenta circa il 60% della produzione. “Una scelta - accusano Filctem, Femca, Uiltec - che getta ombre sul futuro della società e sui 335 addetti, divisi nelle 4 unità produttive di Massa, Gattinara (Vercelli), Vado Ligure (Savona), Drogastu (Cagliari). La decisione, inoltre, non ha alcuna giustificazione, visto che alla Sanac non sono mai stati imputati problemi di competitività, qualità e puntualità di consegne”.
I sindacati chiedono al governo di intervenire immediatamente per ripristinare la normalità dei rapporti industriali e scongiurare una crisi ingiustificata della Sanac.
Sara Martano