Tra Ryanair è sindacati la partita non è chiusa. Nel giorno in cui la compagnia brinda alla chiusura dell’ultimo trimestre del 2017 con un aumento degli utili a doppia cifra, +12% a 106 milioni di euro, ad offuscare i pensieri del Ceo, Michael O’Leary, ci ha pensato un tribunale italiano (quello di Busto Arsizio) che ha accolto il ricorso per condotta antisindacale (Articolo 28 della Legge 300/1970) presentato contro la compagnia. I sindacati esultano. "I giudici italiani hanno confermato quanto diciamo da tempo: Ryanair non può avere un atteggiamento irrispettoso nei confronti delle organizzazioni sindacali e dei lavoratori che rappresentano, né può scegliersi gli interlocutori", si legge in una nota di Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti. E pensare che proprio stamattina sul quotidiano britannico The Guardian, è apparsa un’intervista ad O’Leary, nella quale il capo di Ryanair aveva preso le distanze da alcune delle proposte dei piloti avvertendo che la compagnia aerea non si sarebbe piegata a richieste "ridicole", preferendo affrontare scioperi o interruzioni, piuttosto che compromettere la sua produttività. Del resto, nonostante le proteste e le cancellazioni degli ultimi mesi, la compagnia ha visto crescere il numero dei passeggeri trasportati del 6% (a 30,4 milioni) ed il fatturato salire a 1,4 miliardi di euro (+4%).
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