Ryanair sigla il primo accordo di riconoscimento sindacale per il proprio personale di bordo italiano con Anpac (Associazione professionale aviazione civile) e Anpav (Associazione professionale assistenti volo) che saranno i rappresentanti del personale di cabina impiegato in Italia ed è subito bufera. La cosa non piace affatto ai sindacati dei trasporti che insorgono. "Stigmatizziamo l'approccio inaccettabile con il quale Ryanair continua ad affrontare le relazioni industriali in Italia". Affermano le segreterie nazionali Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti. "In Italia una percentuale predominante degli equipaggi di volo ci ha conferito delega, affinché venisse instaurato un confronto serio con la società, nel rispetto dei ruoli e dei diritti che la legislazione del nostro Paese riconosce ai lavoratori". "La trattativa separata tra piloti ed assistenti di volo, con interlocutori sindacali scelti dal datore di lavoro, che rappresentano solo una parte dei lavoratori, consegna il mandato dei lavoratori nelle mani della compagnia e disconosce quanto previsto dalla nostra Costituzione. Infine, non rispettando il principio di rappresentatività, Ryanair si fa beffa delle leggi del nostro Paese - proseguono i sindacati".
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