Tre anni dopo l’elezione della sindaca Raggi Roma è completamente abbandonata a sè stessa e oggi lavoratori e cittadini hanno fatto sentire tutta la loro indignazione durante lo sciopero generale della città. Il grido "vergogna" è riecheggiato ripetutamente in piazza del Campidoglio dove i sindacati, armati di bandiere, hanno manifestato in concomitanza con lo sciopero generale indetto nelle partecipate. Per Carlo Costantini (Cisl) "il patto con la sindaca Virginia Raggi, Fabbrica Roma, non è mai partito". Il mondo del lavoro è totalmente in crisi e sta rischiando per la gestione di questa amministrazione. Roma non si merita certo di essere governata così. "Questo sciopero generale è stato indetto il 1 ottobre quando è stato chiesto l’intervento della forza pubblica contro i lavoratori di Roma Metropolitane, in prevalenza donne. Vergogna - rincara Alberto Civica della Uil". Snocciolando i dati dell’adesione allo sciopero Natale Di Cola, della Cgil chiarisce: "È la dimostrazione del grande malessere vissuto da cittadini e lavoratori che hanno capito le ragioni dello sciopero per fermare il degrado". L’adesione allo stop è alta: in Ama al primo turno si è attestata al 75%; in Roma metropolitane al 90%; la maggioranza degli asili comunali sono rimasti chiusi.
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( 25 ottobre 2019 )