I rider hanno diritto alle tutele previste per il lavoro subordinato. Lo stabilisce la Cassazione che ha respinto il ricorso di Foodora contro la sentenza con cui la Corte d'appello di Torino aveva riconosciuto a 5 ex rider parità economica rispetto ai lavoratori subordinati del settore della logistica, con tredicesima, ferie e malattie pagate.
"Al verificarsi delle caratteristiche delle collaborazioni" individuate nell'articolo 2, comma 1, del Jobs Act, "la legge ricollega imperativamente l'applicazione della disciplina della subordinazione", si legge nella sentenza depositata dalla sezione lavoro.
"Non poteva andare diversamente - commenta il segretario generale aggiunto della Cisl, Luigi Sbarra - soprattutto da quando è stata rafforzata la norma che riconduce le false collaborazioni al lavoro subordinato riconoscendo che quando la prestazione abbia carattere esclusivamente personale e sia svolta in maniera continuativa e le modalità di esecuzione della prestazione siano organizzate dal committente, va applicata la disciplina del lavoro subordinato. La sentenza è dunque in linea con quanto da noi sostenuto. Ora la palla passa alla contrattazione collettiva: chiediamo che a tutti i ciclo fattorini si applichi il contratto della logistica, mentre per altri lavoratori impegnati in diverse attività per piattaforme digitali di vario tipo, vanno applicati i contratti collettivi del relativo settore o ricercate, se è il caso, adeguate soluzioni di tutela contrattuale più specifiche".
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