di Silvia Boschetti
Cercano l’affondo i sindacati nella vertenza che riguarda 16mila addetti ex lsu e Appalti Storici ai servizi di pulizia, ausilariato e decoro nelle scuole italiane. Da 20 anni questi lavoratori, soprattutto lavoratrici, vivono nell’incertezza di rinnovi sofferti e ritardi di pagamenti da parte di ditte che seguono la brutta logica del massimo ribasso. Eppure stabilità dell’occupazione e certezza di reddito potrebbero essere alla portata anche per questi lavoratori. Ancora una giornata di mobilitazione, dunque, quella conclusa con la convocazione di un tavolo politico per il prossimo 27 novembre e per il 3 dicembre con le imprese per trovare soluzioni ai continui ritardi di pagamento degli stipendi. La protesta, indetta da Filcams Cgil, Fisascat Cisl, Uiltrasporti Uil con un presidio davanti alla sede del ministero dell’Istruzione, ha visto infatti l’incontro tra una delegazione sindacale e i rappresentanti del Gabinetto del Ministro e dalla Dirigenza del Miur da cui sono uscite le nuove date. Per il segretario nazionale della Fisascat Cisl Fabrizio Ferrari ”è urgente definire una soluzione di prospettiva per i lavoratori precari da oltre 20 anni che hanno bisogno di garanzie occupazionali e di prospettive certe sulle retribuzioni”.
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