di Silvia Boschetti
Soluzione trovata per gli esuberi avviati in 20 negozi a marchio Prenatal nell’ambito del processo di razionalizzazione della rete vendita e del riequilibrio finanziario deciso dalla direzione aziendale della catena di negozi di articoli per mamme e bambini presente in Italia con 83 punti vendita a gestione diretta e circa 900 dipendenti. Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs e la direzione di Prenatal SpA hanno siglato al ministero del Lavoro l’intesa per la gestione degli esuberi che prevede la riduzione massima dell’orario di lavoro del 30%, circa 200 i dipendenti interessati, previsto anche il part time volontario, la ricollocazione interna/esterna e l’incentivo all’esodo volontario fino ad 11 mensilità. ”Contratti di solidarietà e mobilità volontaria rappresentano il giusto approccio ad una crisi strutturale dell’azienda” commenta Elena Maria Vanelli, funzionaria sindacale Fisascat Cisl.
Sottoscritto anche un accordo aziendale destinato agli oltre 2.000 dipendenti delle società del Gruppo Prenatal Retail - che comprende i marchi Prenatal SpA, Toys Center e Bimbo Store - dedicato alla conciliazione e al contrasto delle molestie sessuali sul posto di lavoro.
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