I lavoratori chimici dell’area industriale di Porto Torres, in provincia di Sassari, si mobilitano contro la decisione dell’Eni di cedere la società Versalis ad un fondo di investimento. Scelta che pregiudicherebbe il completamento del progetto di riconversione in chimica verde del sito sardo deciso già nel 2011. A rischio c’è il futuro di quasi mille persone tra dipendenti diretti di Matrica, Versalis, Syndial e lavoratori dell’indotto. “Sono passati più di 4 anni dalla decisione del progetto - commenta Luca Velluto, segretario generale Femca di Sassari - ma ad oggi su 7 impianti e 700 milioni di investimenti previsti, sono stati costruiti solo 2 impianti e spesi 200 milioni. Per continuare il progetto servirebbero maggiori risorse, ma la società Matrica costituita proprio per l’occasione, non versa in buone acque”.
I sindacati di categoria Femca Cisl, Filctem Cgil, Uiltec Uil denunciano il silenzio della Regione Sardegna, il cui presidente Francesco Pigliaru, da quando è insediato, non ha mai voluto riconvocare i tavoli tematici sulla chimica verde, previsti sia dal protocollo che dall’addendum. “Il progetto di chimica verde deve essere portato a compimento - conclude Velluto - per questo chiediamo alle istituzioni locali, all’assessore all’industria e al presidente della giunta regionale di avviare un proficuo pressing istituzionale sull’Eni e sul Governo, per garantire a Porto Torres il futuro industriale condiviso nel protocollo di chimica verde”.