Un primo passo verso la risoluzione della vertenza è arrivato oggi per i lavoratori del porto di Gioia Tauro. Si tratta della convocazione di un incontro da parte del ministro per le Infrastrutture e i Trasporti Graziano Delrio, alla presenza del prefetto di Reggio Calabria, dei sindacati Cgil, Cisl, Uil, Ugl e Sul e dell’azienda Medcenter.
I lavoratori che avevano occupato le corsie dell’autostrada Salerno-Reggio Calabria hanno subito sciolto il blocco che era stato messo in atto in direzione nord, all’altezza dello svincolo di Gioia Tauro, ma hanno confermato lo sciopero di dieci giorni proclamato contro i 400 esuberi comunicati dall’azienda che - fanno sapere - proseguirà per la durata programmata.
L’astensione dal lavoro era stata proclamata in segno di protesta contro la decisione di Medcenter, la società che gestisce lo scalo portuale, di dichiarare 400 esuberi e avviare, dal 31 marzo, le procedure di mobilità.
I sindacati intendono richiamare l’attenzione di tutte le parti, sul futuro del porto. Lo sciopero sta registrando alte percentuali di adesione tra i lavoratori, tanto che le attività di trasbordo dei container sono ferme. Le navi sono state dirottate verso altri porti. Per la prima volta allo sciopero unitario hanno aderito non solo gli operatori di piazzale, gruisti e carrellisti, ma anche gli impiegati.
In serata, davanti all’ingresso dello scalo, dove sono state piantate tre croci, i manifestanti hanno annunciato che si terrà anche un momento religioso in vista della Pasqua.
(Leggi l’articolo completo di Sara Martano domani su Conquiste Tabloid)