L’ingresso del gruppo cinese ChemChina in Pirelli desta ancora molte perplessità. Nonostante la disponibilità dell’azienda ad aprire un confronto con i sindacati e le rsu “le informazioni ricevute al momento - fanno sapere i sindacati - non offrono ancora un quadro di garanzie e di certezza circa gli assetti futuri del gruppo e le ricadute sulle attività industriali e i livelli occupazionali nel nostro Paese”. Durante l’incontro l’azienda ha illustrato a grandi linee il progetto di riassetto che vedrà il gruppo cinese ChemChina assumere, dopo un Opa prevista entro l’estate, il controllo del gruppo Pirelli. “Visti i vincoli imposti alle società quotate non è stato possibile al momento avere informazioni dettagliate - continuano Femca Filctem e Uitec - ma, secondo le dichiarazioni dell’azienda, l’operazione garantisce una prospettiva di crescita importante per il gruppo sia sul versante economico sia per gli aspetti industriali”. I sindacati sottolineano che sono ancora troppe le variabili per poter considerare questi elementi come certezze e ritengono indispensabile capire se lo sviluppo riguarderà solo le attività industriali all’estero. Per questo vigileranno affinchè i presupposti di crescita dichiarati si dimostrino effettivamente tali anche in Italia, non escludono la possibilità di coinvolgere le istituzioni a tutti i livelli per avere le garanzie necessarie.
(Oggi dalle ore 18 l’approfondimento di Sara Martano su Conquiste Tabloid)