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Vertenze

Petrolchimico di Gela,incontro deludente, il prossimo l'11 febbraio

Delusione e stanchezza serpeggiano, a Gela, tra i lavoratori dell’indotto, al decimo giorno di blocco delle vie di accesso alla città, in difesa della raffineria Eni e di oltre duemila posti di lavoro. "Estremamente insoddisfatti" dell’accordo sugli ammortizzatori sociali raggiunto ieri, a Roma, dal governatore della Sicilia, Rosario Crocetta, e dal sindaco, Domenico Messinese, con esponenti del ministero per lo Sviluppo economico e di quello al lavoro. "Ben poca cosa - aggiungono Cgil Cisl e Uil - sono i tre mesi di cassa integrazione in deroga strappati al governo, a fronte delle più articolate richieste che avevamo avanzato e che sollecitano misure straordinarie (quali ad esempio un decreto legge per l’Eni di Gela come è stato fatto per l’Ilva di Taranto) per far fronte a una situazione di crisi straordinaria".

Intanto una riunione per la verifica del "protocollo d’intesa Eni per l’area di Gela" è stata fissata l’11 febbraio prossimo, presso il ministero per lo Sviluppo economico, a Roma. Una apposita convocazione è pervenuta, stamani, alle parti firmatarie del documento di programmazione industriale, cioè il ministero dell’ambiente, la Regione Sicilia, il Comune di Gela, l’Eni, Confindustria e i sindacati confederali Cgil, Cisl, Uil e Ugl. Si farà il punto della situazione in cui si trovano i lavori programmati dal protocollo siglato il 6 novembre del 2014, con il quale l’Eni si era impegnato a investire in Sicilia 2,2 miliardi da spendere in attività di ricerca di nuovi giacimenti di idrocarburi, nella bonifica delle aree dismesse del petrolchimico di Gela e di pertinenza dei pozzi petroliferi, e nella riconversione della raffineria di Gela in "green refinery" per la produzione di bio-carburanti. Ritardi nel rilascio delle autorizzazioni ministeriali hanno paralizzato alcune iniziative, causando il blocco delle imprese dell’indotto e le attuali proteste dei lavoratori rimasti senza reddito e senza strumenti di sostegno. L’Eni tuttavia conferma la validità dei propri impegni e annuncia l’inizio della costruzione dei nuovi impianti entro l’inizio della primavera 2016. Per accelerare l’iter delle autorizzazioni di cantierizzazione, ieri al Mise è stato deciso, di convocare per il 18 febbraio, a Roma, una apposita conferenza di servizi col ministero dell’ambiente. 

Il sindacato, stamani, ha riunito i suoi vertici provinciali per esaminare unitariamente i contenuti dell’intesa di ieri. Potrebbe venir fuori un inasprimento della protesta. I 20 consiglieri comunali di Gela, che hanno spostato a Roma la loro seduta permanente, iniziata una settimana fa a sostegno della vertenza Eni, stazionano, da stamani, davanti a Montecitorio, dove si confrontano con alcuni deputati siciliani di tutti i partiti politici «perchè il problema Gela sia portato nelle sedi parlamentari». A Gela, intanto, i blocchi proseguono con la mobilitazione di altre categorie. Nelle prossime ore dovrebbero scendere in strada anche i pensionati. Falò sono stati accessi, durante la notte, sulla «nazionale» per Vittoria. Sempre bloccate le vie di accesso al petrolchimico.

 

 

( 28 gennaio 2016 )

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